a cura di Elisa Simone classe 2ª ES1 –
Un minuto di silenzio per ricordare un anno di dolore, sofferenza e malattia. Silenzio per parlare con i ricordi e le immagini che custodiamo nel profondo del cuore di chi è volato in cielo a causa di questa inspiegabile e tremenda pandemia, che ha stravolto la nostra vita e resettato le lancette della quotidianità. Tante persone sono state strappate precocemente dall’albero della vita. Da soli, nelle stanze ospedaliere, senza poter ricevere gli ultimi abbracci. Medici e infermieri sono stati e continuano ad essere i soldati di una guerra che, silenziosamente, ha sganciato bombe in innumerevoli nuclei familiari. Un domani, rammenderemo questo lungo ed angosciante periodo come un limbo, una realtà parallela in cui mascherine e igienizzanti erano il nuovo oro e la distanza un’arma a doppio taglio: scudo difensivo e, paradossalmente, causa di malessere emotivo. Torneranno gli abbracci senza la paura che pervade l’aria. Le mascherine smetteranno di nascondere sorrisi e gli occhi non saranno più intrisi di dolore e timore.
A tutti coloro che sono caduti.