di Nicola Di Meo, Christian Savarese, Simona Votto –
Il giorno 15 Febbraio 2019 i ragazzi delle classi 4ªSA1 e 4ªSA2, accompagnati dai docenti Simone Giancarlo e Maio Valentina, hanno partecipato alla lezione sul campo di carsismo ed idrogeologia volendo valorizzare il nostro territorio che fornisce stimolanti punti di riflessione di carattere scientifico.
Ci siamo inoltrati nella fittissima vegetazione del Monte Pugliano che dal punto di vista geologico costituisce un luogo di interesse per studiosi italiani e stranieri grazie alle sue caratteristiche e peculiarità; esso, infatti, presenta una decina di crateri di diametro e profondità variabili che si aprono improvvisamente nella folta vegetazione. L’origine di queste suggestive voragini è tutt’altro che vulcanica, infatti la loro formazione è legata ai processi di erosione sotterranea dell’acqua.
Sulle rocce calcaree del Monte Pugliano si verificano una serie di lunghissimi processi di modificazione per azione combinata di fenomeni chimici e fisici, come ad esempio la compressione meccanica sulle rocce dovuta ai movimenti tettonici o all’azione delle acque e dei fattori atmosferici.
Il nostro itinerario è proseguito alla scoperta delle sorgenti del Grassano, alla base del versante meridionale del Monte Pugliano. Esse sgorgano nel punto topograficamente più depresso della linea di contatto tra i calcari mesozoici che formano l’ossatura del Monte e le coperture mioceniche sabbioso-argillose che sono impermeabili. Si tratta in realtà di “sorgenti di sfioramento” costituite nell’insieme da 33 emergenze poste ad una quota media di 60 metri s.l.m.
La passeggiata si è infine conclusa con un pic-nic al parco del Grassano dove noi ragazzi ci siamo organizzati per rifocillarci dopo la lunga e piacevole escursione.
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