a cura degli studenti della classe 5ªES1 –
Ha preso avvio, in data 06/03/2017, il percorso ASL: “Il valore di sé e degli altri : una strada verso l’educazione interculturale” ideato in sede di Dipartimento LES e progettato per la classe 5a del Liceo Economico Sociale dal coordinatore , prof.ssa Franco Teodolinda. La scelta di detta tematica è nata dalla consapevolezza di far acquisire agli studenti conoscenze e competenze inerenti al fenomeno dell’immigrazione che negli ultimi anni è andato sempre più crescendo fino a diventare un evento strutturale che coinvolge una molteplicità di tematiche, tutte strettamente connesse quali l’integrazione, l’accoglienza, il lavoro, i minori non accompagnati, la famiglia. Nello stesso tempo, in un’ottica di rispetto delle differenze e di tolleranza, tale esperienza si propone di educare alla multiculturalità; favorire la valorizzazione delle diversità culturali; promuovere l’educazione alla legalità e alla solidarietà. Il predetto percorso ha, altresì, la finalità di far conoscere e sperimentare il fenomeno migratorio nel territorio anche attraverso l’analisi dei vari modelli di integrazione che si sono sviluppati nella Valle Telesina. Un percorso di alternanza scuola-lavoro incentrato su “Politiche sociali e migranti” che ha previsto una convenzione tra l’IIS Telesi@ e la Società Cooperativa San Rocco e che racchiude le diverse competenze di profilo ASL individuate per la classe: economico-giuridico, animatore socio-educativo, promozione della salute e del benessere, orientatore turistico.
Noi loro-loro noi
Baba e Gibba hanno sogni e aspirazioni comuni a tanti ragazzi della loro età. Vogliono fidanzarsi, avere figli, una moglie che sia brava. Nulla di più! Come me usano app per qualsiasi cosa, anche per pregare. Si rispettano, perché il rispetto è la prima cosa, nonostante le divergenze religiose. Vogliono sapere, imparare, si impegnano per apprendere la lingua italiana: preziosa possibilità per conquistare un contatto con chi li accoglie. Amano la mamma, perché la propria è sempre la più bella del mondo ( Teresa)
Mi sono immedesimata nella storia di Baba e la sua storia si è intrecciata al mio desiderio di conoscere, capire, denunciare ingiustizie, aiutare chi fugge per disperazione e per ricominciare a vivere dove vengono riconosciuti i diritti fondamentali della persona. La priorità deve essere quella di rompere le barriere e superare i pregiudizi. ( Giovanna)
Le abitudini, i modi di fare, le espressioni non hanno nazionalità. E’ questo l’insegnamento di Baba e Gibba. Il colore della pelle è un elemento di unicità. Non può discriminare! Opposti e differenze sono valori da accettare, esaltare, apprezzare e soprattutto vivere. ( Elia)
L’incontro con Baba e Gibba è stato un completarsi. Ho percepito la malinconia nei loro sguardi e le loro parole, sebbene semplici, hanno generato in me una profonda commozione. Eppure quanta forza, quanto coraggio! ( Lucrezia)
Dare accoglienza è importante, e altrettanto lo è costruire una cultura dell’accoglienza, della solidarietà e della legalità, capace di prevenire fenomeni di razzismo e xenofobia e vincere le sfide complesse imposte da una società sempre più multiculturale. Temi come l’immigrazione e, nello specifico, dei rifugiati non possono essere liquidati con atteggiamenti di chiusura o misure emergenziali: sono processi storici e, come tali, esigono di essere governati.
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