Gli studenti del LES –
Esperienza particolarmente significativa è stata la lezione sul campo che, il giorno 10 maggio 2016, ha coinvolto gli studenti del Liceo Economico Sociale dell’IIS Telesi@, in visita a Palazzo Montecitorio, un edificio storico di Roma, che si affaccia su piazza del Parlamento da un lato e su piazza Montecitorio dall’altro, in cui ha sede la Camera dei Deputati della Repubblica Italiana. Per gli studenti, un’opportunità didattica di crescita che, basandosi sul confronto e dialogo con la realtà sociale, politica ed economica oggetto di studio, contribuisce all’acquisizione di metodo, conoscenza e professionalità. Dopo gli accurati controlli di sicurezza, gli studenti hanno iniziato la visita ammirando il Transatlantico, ampio salone adiacente l’Aula, con pavimento in marmi policromi siciliani ed un soffitto che ricorda l’arredo delle navi transoceaniche. Denominato anche Corridoio dei passi perduti, è il luogo dove i deputati sostano e incontrano i giornalisti accreditati. La storia del Palazzo, come illustra la guida, inizia nel 1653 quando Innocenzo X commissionò a Gian Lorenzo Bernini la realizzazione di una residenza per la famiglia Ludovisi. Alla morte del Ludovisi, i lavori vennero interrotti, per essere ripresi circa vent’anni dopo dall’architetto Carlo Fontana che convinse Innocenzo XII ad installarvi due importanti attività: il massimo organismo dell’amministrazione della giustizia: la Curia Pontificia e il dazio. I proventi di tali attività sarebbero andati a beneficio dell’Ospizio Apostolico dei poveri invalidi, detto “Il San Michele”. Questa destinazione è ancor oggi ricordata da un bassorilievo con l’effigie del Salvatore e l’intestazione «Hospitii apostolici pauperum invalidorum», spostati sull’angolo destro della facciata dal cortile dove originariamente erano posti. Con l’Unità d’Italia, Palazzo Montecitorio fu espropriato dallo Stato italiano e destinato a ospitare la Camera dei deputati. Le modifiche necessarie alle nuove mansioni del palazzo vennero compiute rapidamente, il compito di edificare l’aula dell’Assemblea fu affidato all’ ingegnere dei lavori pubblici, Paolo Comotto. La nuova aula si dimostrò tuttavia inadeguata, dotata di una pessima acustica, freddissima d’inverno e troppo calda d’estate. Inoltre, a causa d’infiltrazioni d’acqua, fu dichiarata pericolante e chiusa nel 1900. I lavori di ampliamento del palazzo furono affidati, in seguito, all’architetto Ernesto Basile, esponente di primo piano della stagione liberty italiana, che eseguì importanti interventi costruendo un nuovo edificio alle spalle dell’originale. Basile mantenne, infatti, solo la parte frontale del palazzo berniniano, riducendo invece il cortile. All’interno di questo blocco Basile collocò l’aula delle sedute, illuminata da uno straordinario lucernario a ventaglio in stile liberty, il famoso Velario di Giovanni Beltrami. Particolarmente suggestiva, l’aula è rivestita in legno di quercia ed è abbellita da due celebri opere d’arte: il grande pannello bronzeo raffigurante la glorificazione della dinastia sabauda ed il grande fregio pittorico dedicato alla storia del popolo italiano. Adiacente l’aula, gli studenti, hanno visitato la ‘Sala della regina’ che durante il Regno ospitava la Regina e il suo seguito, mentre attendevano che il Re terminasse di pronunciare il discorso della Corona per l’inaugurazione della sessione parlamentare. Decorata con preziosi arazzi, oggi, è destinata alle iniziative culturali. L’incontro con l’Arte, il viaggio nella storia, la potenza dei busti di Garibaldi, Mazzini e Cavour, la forza della legalità hanno suscitato forti emozioni negli studenti, protagonisti di un percorso culturale che contribuirà alla loro crescita formativa e sarà utile nel loro futuro per renderli cittadini del mondo.