di Giuseppina Crocco, Roberta Cimmino, Virginia Scaccianemici –
Il giorno 13 maggio, noi studenti delle classi 2ªS2 e 2ªS3 con alcuni ragazzi della 4ªS3, abbiamo partecipato ad una lezione sul campo presso la splendida città di Orvieto. Avendo approfondito per l’intero anno scolastico lo studio dell’arte gotica, con tutte le sue varie sfumature, abbiamo concluso il nostro percorso recandoci a visitare il maestoso Duomo di Orvieto, potendo così osservare con i nostri occhi la differenza tra l’arte romanica e l’arte gotica. In questo capolavoro architettonico, dedicato alla vergine di Santa Maria Assunta, i temi di quest’arte non sono ripresi principalmente a livello strutturale, bensì decorativo. La facciata infatti è il vero volto del monumento che rappresenta il lucente e scenografico fondale della città. Dallo sfondo bianco dei marmi la decorazione musiva ricopre gran parte della facciata mostrando la vita di Maria che culmina l’incoronazione collocata nel timpano centrale. Mentre, la fiancata si sviluppa in orizzontale riportando così le caratteristiche romaniche, presentando strisce di marmo zebrate in verde e bianco. Entrando notiamo che le caratteristiche interne sono miste come all’esterno. La nostra giornata si è conclusa con la visita al Pozzo di San Patrizio, capolavoro di ingegneria, il cui accesso è garantito da due rampe di scale elicoidali a senso unico completamente autonome e servite da due diverse parti che consentiva di trasportare con i muli l’acqua senza ostacolarsi, con la sua forma cilindrica a base circolare dotato di 248 scalini coronati da 70 finestroni che danno luce. Questa lezione sul campo ci è servita per approfondire le nostre conoscenze e soprattutto abbiamo potuto ammirare la vera maestosità e bellezza del Duomo di Orvieto che tra le pagine del libro non eravamo riusciti ad apprezzare.