A partire dalla fine del mese di ottobre, noi studenti delle classi terze e quarte del Liceo scientifico opz. Scienze applicate, che abbiamo aderito al progetto OpS! insieme ad una classe del Liceo economico sociale e ad una dell’indirizzo professionale – supportati dai nostri docenti – abbiamo avviato un percorso sorprendente che ci sta entusiasmando sempre di più ad ogni nuovo incontro.
Ma di cosa si tratta e che opportunità ci sta dando?
Svolgeremo un percorso formativo per un totale di 100 ore, in due anni scolastici, sia in orario scolastico sia in orario extracurricolare, al fine di acquisire i principi base di un approccio solidale e dell’ascolto attivo, oltre alle nozioni di base per dare un aiuto concreto a persone che necessitano di un intervento pratico. Si tratta di un percorso pedagogico che, con l’aiuto di un metodo e di tecniche e col coinvolgimento di tutta la comunità, accompagna noi ragazzi ad “imparare-facendo” i valori di cui tanto si parla, ma che sembra siano stati dimenticati nella vita di ogni giorno: il rispetto dell’altro, la condivisione, l’uguaglianza, la giustizia, la libertà, la responsabilità e la partecipazione.
Che cos’è OpS! Come funziona e quali attività svolgiamo?
Il progetto “OpS – Operatori di Solidarietà” è cofinanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’Ambito dell’Avviso Giovani per il Sociale 2018 e mette in essere una serie di attività tese a promuovere i diritti della persona, le pari opportunità e la parità di trattamento, la prevenzione e rimozione di ogni forma e causa di discriminazione. Esso è messo in essere da una cooperativa sociale – la Social Lab76 – nata nel 2011 da un progetto di un gruppo di persone con esperienze professionali diverse nel settore della cooperazione, che opera su Benevento e Provincia. Nel nome Social Lab76 è racchiusa l’essenza di ciò che la cooperativa è: un laboratorio di idee capace di produrre risposte ai bisogni della collettività in cui opera, partendo dalle risorse che caratterizzano ogni componente della compagine sociale.
Questo è il motivo per cui ognuna delle nostre classi che segue il percorso sarà messa in collegamento con un’associazione di volontariato o una cooperativa sociale. In sinergia con essa svilupperemo un progetto di volontariato che diffonderemo anche tra la popolazione sul territorio con iniziative di vario genere: banchetti informativi, feste, iniziative di conoscenza e diffusione.
Un intervento, dunque, che oltre allo sviluppo di uno spirito solidale diffonde in modo potente i principi della cittadinanza attiva e della solidarietà intergenerazionale, superando diversità e differenze. Altra azione dell’attività è l’attivazione di processi informativi anche sulle opportunità di lavoro offerte dal Terzo Settore in un’ottica di alternanza scuola/lavoro.
Il gruppo di lavoro che svolge le attività a contatto diretto con noi alunni è composto dalle dottoresse Garzone Mafalda – Psicologa, Tesauro Giulia – Psicologa, Minicozzi Michela – Assistente Sociale, Maria Venditti – Sociologa.
Insieme a loro in questi primi incontri abbiamo già affrontato il primo Modulo di presentazione del progetto e della cooperativa, con una panoramica sul mondo del terzo settore e della cooperazione e il modulo Cultura delle differenze e contrasto al bullismo. Il percorso però è solo all’inizio.
Altra novità speciale del progetto OPS! è che il dialogo tra tutti i ragazzi che partecipano al progetto è assicurata da un’APP protetta grazie alla quale, oltre ad aree di dialogo e scambio, avremo anche una bacheca dove poter inserire richieste o disponibilità per la Banca del Tempo e richieste da parte di associazioni di volontariato per loro attività cui poter aderire.
Che cos’è la banca del tempo?
È forse l’aspetto dell’iniziativa che ci entusiasma maggiormente, ma anche la più impegnativa perché prevede che due ragazzi per ognuna delle classi che riceve la formazione, gestiranno a turno e secondo le proprie volontà e disponibilità, uno sportello di ascolto scolastico. In questo avremo il supporto/supervisione di uno psicologo che ci aiuterà ad affrontare i casi che ci troveremo di fronte. Allo sportello potranno rivolgersi altri ragazzi per avere un aiuto o un sostegno. Lo sportello fungerà anche da banca del tempo interna alla scuola per cui un ragazzo potrà ad esempio chiedere l’aiuto di un altro ragazzo per studiare la matematica dando la propria disponibilità per un’altra materia o per un’attività pratica da realizzare anche, eventualmente, a favore della scuola.
La formazione ricevuta, quindi, ci permetterà di attivare esperienze solidali all’interno della scuola: verso i portatori di disabilità, verso ragazzi in difficoltà sia nella propria classe che nelle altre classi della scuola, attivando in questo modo un sistema di aiuto solidale.
Un’opportunità unica, interessante e accattivante nelle tematiche e nell’imparare facendo.
Gli studenti della 4ªSA2