a cura degli studenti delle classi terza e quinta del Liceo Economico Sociale –
Coinvolgente ed appassionante il convegno “Donne e lavoro: empowerment e imprenditorialità femminile” promosso dall’Università Giustino Fortunato nell’ambito della “Giornata Internazionale per il contrasto alla violenza di genere”. “Una giornata di studio e di riflessione sull’ inquietante fenomeno della violenza sulle donne, residuo avvelenato di un passato negatore del principio di eguaglianza, che invece è fondamento dello Stato di diritto e delle Costituzioni democratiche”, come ha sottolineato il rettore dell’Università Giustino Fortunato, Acocella. Un’ iniziativa volta a perseguire, attraverso la ricerca e la trasmissione del sapere, i valori di civiltà che solo la conoscenza può favorire e custodire per le presenti e per le future generazioni. La giornata si è aperta con i saluti dell’On. Loredana Raia – Vice Presidente del Consiglio Regionale della Campania e del Dott. Luigi Bonagura – Questore di Benevento a cui hanno fatto seguito gli interventi dell’ avv. Danilo Parente Presidente Provinciale ACLI Benevento che ha relazionato su “I risvolti penali della violenza di genere”, del prof. Fabrizio De Falco Associato di Diritto del lavoro Università Giustino Fortunato che ha trattato “La tutela della donna lavoratrice”, della dott.ssa Vittoria Pompò Presidente ONG Coordinamento donne nel mondo su “Empowerment femminile”, ed infine della dott.ssa Carmen Festa Psicologa Psicoterapeuta Cooperativa E.V.A. su “È un’impresa dire no alla violenza”. Un incontro ricco di spunti di riflessione che sicuramente ci ha arricchito e reso più consapevoli e critici. Espressioni del tipo: “Donne che ADDIRITTURA ricoprono ruoli di primo piano”, non sono più accettabili. Addirittura! Le donne, oggi, occupano ruoli di primo piano che svolgono bene, quanto gli uomini. È auspicabile che uomini e donne lavorino assieme affinché si dissolva il termine “genere” e si inizi a parlare di competenze. Un ruolo fondamentale in questo processo è svolto dalla scuola. La scuola può e deve realizzare una reale inclusione per valorizzare le individualità ed educare le nuove generazioni al valore positivo delle differenze e alla cultura del rispetto. Solo attraverso la conoscenza è possibile acquisire consapevolezza di pregiudizi e stereotipi, ancora fortemente radicati nella nostra società e la scuola, in quanto istituzione educativa, deve fornire strumenti e metodologie per superarli, proponendo interventi di prevenzione, informazione e sensibilizzazione.
Un ringraziamento particolare alla Dirigente Scolastica, prof.ssa Domenica Di Sorbo, che ci ha permesso di vivere un’esperienza così istruttiva.