di Gaia Lavorgna, 4ªSA2 Liceo Scientifico opz. Scienze Applicate –
Milioni di cappellini rosa, cartelloni colorati con scritte decise e piedi sicuri che marciano instancabili verso la conquista dei propri diritti. Con questa immagine si apre il libro “Orgoglio e Pregiudizi. Il risveglio delle donne ai tempi di Trump” di Tiziana Ferrario, giornalista, conduttrice Rai, inviata televisiva e scrittrice che abbiamo avuto l’onore di ospitare presso la nostra scuola il giorno 31 gennaio, proprio per discutere sull’argomento.
Allo stesso modo in cui si vanno ad aprire scatoloni impolverati nella propria soffitta per conoscere o ricordare, così si apre questo libro, consapevoli delle scoperte che ci renderanno tristi, sconfortati o arrabbiati, e di quelle che ci renderanno orgogliosi.
Sempre nella storia, le donne sono state messe ai margini della società, relegate al ruolo di mogli e madri; un gradino in basso rispetto agli uomini che erano coloro che avevano il dovere e il diritto di lavorare, e la libertà di scegliere cosa fare della propria vita, ovviamente sempre nei limiti delle giurisdizioni del tempo che si vuole osservare. Oggi le cose stanno cambiando. Settantadue anni fa le donne hanno conquistato il diritto di votare, e quindi in un certo senso anche quello di decidere per la propria vita. I passi in avanti fatti in questi anni sono tanti ma altrettanti sono quelli ancora da fare.
La Ferrario nel suo libro mette in luce delle verità che sono rimaste celate: le opportunità di carriera mancate a causa del legittimo rifiuto a proposte indecenti, salari che ancora non sono uguali come se il lavoro delle donne fosse peggiore di quello degli uomini e diritti mancanti. Ci rivela che questo succede anche a stelle di Hollywood, dello sport, e che occupano posti importanti e rinomati. Non ci sono solo gli stupri, i ricatti e le violenze di cui si è sentito parlare tanto ultimamente, ma discriminazioni di ogni genere.
A quante atlete, impiegate, direttrici dà fastidio sentirsi dire che sono brave “come un uomo” come se non si potesse essere già brave essendo donne.
Ci parla di donne conosciute e non che hanno affrontato a testa alta le convenzioni sociali: Megyn Kelly, star tv di Fox News e Nbc che ha osato sfidare Trump in diretta Tv e la libraia della nostra libreria di Telese Terme che incita a comprare un libro di scienze alle bambine offrendo poi un caffè, perché queste materie non sono appannaggio dei maschi, anzi! Anche in Italia la strada è ancora lunga. Attraverso questo libro possiamo conoscere dove siamo arrivati ma anche dove dobbiamo ancora arrivare.
Durante la lettura noi studenti ci siamo incuriositi al pensiero che le persone della nostra comunità potessero avere riguardo ad alcuni concetti di cui tratta il libro. Gli studenti delle classi 4SA1, 4SA2 e 5SA2 del Liceo delle Scienze Applicate hanno intervistato persone sul territorio e hanno presentato poi il video all’incontro con la scrittrice. Le risposte sono state varie e alcune anche inaspettate, tra chi considera ancora l’uomo superiore alla donna e chi invece è aperto a un futuro di parità, persone che sono all’oscuro delle differenze di salario, e soprattutto anziani che nonostante i tempi cambiati restano dell’idea che le donne debbano stare a casa e gli uomini debbano lavorare. In ogni caso il grafico che ne è stato ricavato è positivo e ci riempie di speranza che i cambiamenti possano arrivare sempre più velocemente.
Un’altra intervista è stata rivolta agli ingegneri, due donne e un uomo, per osservare da vicino un ambito che è convenzionalmente visto come maschile. Ne è emerso che le donne ingegnere non si sono mai sentite discriminate sia nella carriera scolastica, sia poi nel mondo del lavoro e una nota ancora più positiva è stato sentir dire da un uomo che non ci sono differenze tra uomo e donna in certi campi, e che lavorare con colleghe è stato sempre interessante ed entusiasmante.
Il giorno dell’incontro la scrittrice ha risposto alle nostre domande e ha discusso con noi riguardo le interviste e il grafico. Ha detto che spera che il suo libro possa sensibilizzare il maggior numero di persone. Senza fare differenza tra maschi e femmine, perché il suo è un libro per tutti. Secondo lei la scuola ha sicuramente un ruolo fondamentale nella formazione della mentalità nei bambini, e nel combattere le “etichette” che vanno a relegare a un particolare ruolo sia i maschi che le femmine. Soprattutto tra i vari concetti da lei espressi, uno ci è sembrato particolarmente importante, perché in un certo senso è anche un invito per noi giovani: siamo noi il futuro e di conseguenza siamo noi che dobbiamo iniziare a proiettare la mente verso una realtà nuova e porre le basi per la parità.
Nonostante la bellezza del colore rosa sgargiante, speriamo di non vederlo più a conquistare le piazze. In tal caso significherà che non ci sarà nulla più da rivendicare, perché tutto sarà stato ormai conquistato.
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