di Emanuele Marotta per la classe 1ªSA2 –
Il 31 marzo 2017 Radio tre Cultura, in collaborazione con il Miur– Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca-, ha dedicato una giornata a ricordo di Tullio De Mauro nel giorno in cui avrebbe compiuto 85 anni. Il noto linguista, recentemente scomparso, oltre ad aver ricoperto importanti incarichi universitari, è stato anche Ministro dell’Istruzione pro tempore durante il Governo Amato.
Nel novembre 2006 ha contribuito alla fondazione dell’associazione “Senso Comune”, di cui era Presidente, per il progetto di realizzazione di un Dizionario informatico. Ha presieduto anche la Società di Linguistica Italiana e la Società di Filosofia del Linguaggio ed è stato socio ordinario dell’Accademia della Crusca, l’istituto nazionale per la tutela della lingua italiana. Dal novembre del 2007 ha diretto la Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e presieduto il comitato direttivo del Premio Strega. Tra le sue tantissime pubblicazioni degne di nota Storia linguistica dell’Italia unita e la traduzione del Corso di linguistica generale di Ferdinand de Saussure che, insieme ad alcuni autori strutturalisti, ha avuto una notevole influenza sul suo pensiero.
In classe abbiamo ascoltato il contributo di Alberto Sobrero, professore emerito di Linguistica Italiana all’Università di Lecce, il quale, invitandoci a un ascolto attivo per raccogliere la grande eredità di De Mauro, ha parlato delle Dieci tesi per un’educazione linguistica democratica stilate da De Mauro, Sobrero e il gruppo GISCEL nel 1975.
Ci ha molto colpito l’ottava tesi Principi dell’educazione linguistica democratica, laddove il gruppo afferma: lo sviluppo delle capacità verbali va promosso in stretto rapporto reciproco con una corretta socializzazione, con lo sviluppo psicomotorio con la maturazione ed estrinsecazione di tutte le capacità espressive e simboliche.
Si sottolinea anche l’importanza della funzionalità comunicativa di un testo parlato o scritto e delle sue parti a seconda degli interlocutori reali cui effettivamente lo si vuole destinare. Infine, in attuazione di quanto previsto nell’art.6 della Costituzione italiana, ci si prefigge il rispetto sia per le parlate locali, di raggio più modesto, sia per le parlate di più larga circolazione.
De Mauro, negli ultimi anni della sua vita, ha più volte denunciato il preoccupante fenomeno dell’analfabetismo funzionale, che affligge una consistente percentuale della popolazione italiana.
Nei prossimi giorni si svolgerà a Torino la fase finale delle Olimpiadi di Italiano e gli organizzatori hanno deciso di dedicare questa settima edizione proprio a Tullio De Mauro.