– Passioni D’Autore –
L’Istituto Telesi@ racconta il suo impegno per una scuola che stimola al pensiero e alla libertà
– Il bene e il bello, etica dell’immagine –
21 ottobre 18.30 Libreria Controvento/Telese Terme (BN)
-La Filosofia in 62 favole-
22 ottobre ore 10 Parco delle Terme//Telese Terme (BN)
-Ingresso libero-
Nell’ambito di una integrazione culturale tra scuola e territorio, l’ I.I.S. Telesi@ è ben lieto di partecipare all’evento organizzato in collaborazione con Tabula Rasa Eventi, Versus festival, l’istituto Comprensivo di San Salvatore Telesino e la libreria Controvento, avente come tema la Bellezza e il Bene, con l’intervento del chiarissimo professor Ermanno Bencivenga, filosofo tra i più importanti del panorama filosofico mondiale.
Il Telesi@, da sempre attento e promotore di sinergie con il suo territorio, non poteva lasciarsi sfuggire un’occasione unica: mettere i suoi studenti a contatto, in relazione-discussione con un intellettuale di levatura internazionale per discutere su temi essenziali quali il Bene e la Bellezza. Il professor Bencivenga tratterà questi e altri temi in due incontri: il primo attraverso le sue 62 favole, il racconto filosofico, per gli studenti delle medie e dei primi due anni delle superiori; il secondo attraverso la sua ultima fatica, Il bene e il bello- etica dell’immagine, con gli studenti dell’ultimo anno del Telesi@. Gli studenti del classico Telesi@ in questi giorni stanno familiarizzando con le sue opere, un percorso accattivante, culturalmente e personalmente, che avrà come sbocco naturale un confronto ed un approfondimento con il professore stesso.
La scuola incontra la cultura, non la insegue, né si lascia distanziare da essa, in un rapporto fruttuoso e sinergico, possibile anche per la sensibilità dell’autore, che ha espressamente richiesto un pubblico digiuno di filosofia per le sue favole e con un percorso già avviato per un tema impegnativo come quello etico. Alla base di questa richiesta c’è la consapevolezza che tutti fanno filosofia, a volte in modo inconsapevole come nei ragazzi e consapevole nei grandi, e che da questa attività è impossibile sfuggire. L’attesa è stimolante come il pensiero dell’autore.
Un altro momento di cultura alta e il Telesi@ c’è !
Promosso da tabularasaeventi.net
Note:
Ermanno Bencivenga è ordinario di scienze umane e filosofia presso l’Università di California; logico di fama, ha dato importanti contributi alla filosofia del linguaggio, alla filosofia morale e alla storia della filosofia. In Oltre la tolleranza, Manifesto per un mondo senza lavoro e Parole che contano ha elaborato un’utopia politica. Per il grande pubblico ha scritto La filosofia in sessantadue favole, Parole in gioco, Il piacere: indagine filosofica, Filosofia in gioco e Il bene e il bello. È autore delle raccolte di poesie Panni sporchi, Un amore da quattro soldi, Polvere e pioggia, Poesia dei miei coglioni e Le parole della notte, della tragedia Abramo e del romanzo Il giorno in cui non tornarono i conti. Ha fondato e diretto per trent’anni (fino al 2011) la rivista internazionale di filosofia Topoi. Collabora al quotidiano Il Sole-24 Ore.
Il bene e il bello, etica dell’immagine
Nella società di massa il potere, in ogni sua forma, ha imparato a fare delle immagini un formidabile strumento di propaganda; ma una foto come quella che Nick Út scattò ai bambini colpiti dal napalm in Vietnam ha cambiato la storia suscitando un travolgente moto di indignazione contro la guerra. Ispirato dai grandi filosofi occidentali, Ermanno Bencivenga ci guida alla scoperta del significato etico delle immagini, muovendosi sul doppio registro della passione e del giudizio. I numerosi esempi tratti dalla storia dell’arte, dal cinema, dalla pubblicità e dalla cronaca confermano uno dei cardini del pensiero kantiano: il bello è simbolo del bene. Lo può rappresentare in modo diretto, come la Sant’Anna di Leonardo, o in modo indiretto, facendone avvertire la mancanza, come il Giudizio universale di Michelangelo. L’esito è identico: risvegliare in noi il desiderio del bene. E se quello della moralità è un compito interminabile, che si scontra con la consapevolezza della nostra imperfezione, allora la bellezza può riconciliarci con il nostro destino di esseri razionali: può accendere in noi la pace e la speranza prima che al loro posto s’insinuino nostalgia e rimpianto, e il compito ci appaia di nuovo insormontabile.
La Filosofia in 62 favole
Per illustrarci i temi chiave sui quali la filosofia da sempre si interroga, Ermanno Bencivenga ha scelto un linguaggio insolito: quello delle favole. Ne è nato, nel 1991, uno dei libri di maggior successo della divulgazione filosofica italiana, La filosofia in trentadue favole, poi ampliato in diverse edizioni successive fino ad approdare a La filosofia in sessantadue favole. Il noto filosofo torna qui a parlarci di un mondo in cui il quattro vuole essere dispari, gli oggetti si ribellano, le scuole insegnano cose false e due gemelli sono costretti a scambiarsi un’unica faccia. Incontriamo anche una luna che non c’è, un vento scherzoso, una pioggia di fogli; e persino una storia che non sapeva come andare a finire. In questo mondo la magia è negli occhi di chi guarda, nella meraviglia di chi osserva le cose con l’innocenza di un bambino, di chi gioca a chiedersi – perché – sapendo che ogni risposta cela sempre una nuova domanda. Perché proprio dal senso di stupore, dall’incantamento con cui i bambini ascoltano le favole che nasce la riflessione filosofica.