di Michele Sanzari e Giuseppe Rutigliano Classe 3ªT3 –
Noi ragazzi delle classi 3ªT3 e 3ªL1 dell’ IIS Telesi@, a conclusione del La.Pro.Di. “Aria di Corte”sul Medioevo, abbiamo partecipato ad una lezione sul campo per vedere da vicino alcuni borghi medievali, così come prevedeva il Progetto. Per questo abbiamo visitato le località di Bassiano, Valvisciolo e Sermoneta. Insieme,gli studenti dei due indirizzi hanno presentato al pubblico il frutto del loro impegno ed insieme, hanno condiviso questa bella esperienza.
Siamo partiti l’11 Aprile 2015 da Telese Terme alle ore 6.00 e cosa strana Tutti, ribadiamo Tutti, sono arrivati puntualissimi, anzi in anticipo dato che le nostre proff. ci hanno raccomandato la puntualità senza tollerare eventuali ritardatari che non avremmo aspettato, per abituarci a non compromettere il viaggio che è stato organizzato nei minimi dettagli. Un poco assonnati all’arrivo sul pullman, dopo pochi minuti è iniziato un coro sottovoce che man mano ha coinvolto tutti e….. la “sveglia” è stata generale. La giornata ,soleggiata, è iniziata alla grande, l’adrenalina a 1000 ci rendeva felici e tutti insieme ci siamo divertiti a cantare in inglese, francese, spagnolo e qualche canzone in italiano con i complimenti delle nostre proff. per la bella pronuncia che avevamo nelle lingue straniere. La nostra prima tappa è stata Bassiano e…. per continuare il gioco di squadra che abbiamo sperimentato durante tutto il percorso del La.Pro.Di. ci siamo divisi i contenuti della lezione sul campo da presentare negli articoli per non ripeterci, per cui di Bassiano e Valvisciolo hanno parlato i nostri compagni di viaggio del 3L1 e di Sermoneta parleremo noi studenti del 3T3. Terminata la visita all’abbazia di Valvisciolo abbiamo raggiunto in pullman Sermoneta , un borgo già popolato in epoca arcaica. Nel suo territorio, nei pressi dell’attuale Abbazia di Valvisciolo sorgeva l’antica città volsca di Sulmo, citata da Virgilio nell’Eneide. L’espansione delle paludi pontine e le invasioni dei Saraceni spinsero gli abitanti dell’antica Sulmo a trasferirsi nell’attuale Sermoneta, che viene citata con questo nome già nell’XI secolo. Libero Comune, si sottomise ben presto alla famiglia Caetani(1297) che ne fecero il centro dei loro domini sull’intero Lazio meridionale, per via della fortunata posizione sulla via Pedemontana, arteria che aveva sostituito l’Appia nei collegamenti fra il Nord e il Sud dell’Italia. I Sermonetani, per il controllo della strada e in particolare della dogana di passaggio, sconfissero prima la città di Ninfa quindi la confinante Sezze. A questo periodo risalgono: il borgo medievale, perfettamente conservato, il Castello Caetani e il Duomo. A partire dal XVI secolo, con le prime opere di bonifica dell’Agro pontino e la riapertura dell’Appia, la città iniziò un lento declino. Nel1567 perse il titolo di capitale del Ducato dei Caetani che posero la loro sede centrale a Cisterna. Nel 1928 su una parte del suo territorio, in località Doganella di Ninfa, l’Opera Nazionale Combattenti pose uno dei quartier generali per le operazioni di bonifica dell’Agro pontino. A partire dal dopoguerra, il suo centro storico ha conosciuto un pesante spopolamento a favore del suo territorio in pianura dove sono sorte le frazioni di Doganella, Tufette, Pontenuovo e Carrara ai confini con i comuni di Cisterna e Latina Dopo esserci immersi nelle varie stradine del borgo, abbiamo visitato la fortezza Caetani. La sua difesa consisteva in un sistema di ponti levatoi, fossati d’acqua,cancellate e buche dalle quali dall’alto i soldati buttavano olio bollente sui nemici che cercavano di forzare le massicce ed enormi porte. Una volta dentro ci siamo trovati in uno spazio aperto, grandissimo destinato all’adunata dei soldati; qui la nostra guida ci ha illustrato le caratteristiche del complesso murario e della struttura architettonica delle due torri d’osservazione più importanti che abbiamo poi visitato all’interno: Il Maschio ed il Maschietto. Salendo in cima alle torri abbiamo visto il vasto sistema difensivo delle mura e abbiamo percorso le vie di ispezione che facevano i soldati durante i turni di guardia. Questi percorsi si ramificavano in tunnel all’interno delle mura che riportavano al cortile principale. Ritornati all’ingresso, abbiamo visitato le sale interne arredate sobriamente con mobili d’epoca, quadri giganteschi ed una sala da pranzo enorme.
E’ stato davvero interessante e divertente immedesimarci negli uomini del tempo e vivere le loro esperienze attraverso i percorsi compiuti nelle vie del borgo e all’interno della fortezza. Peccato che l’ora del ritorno sia arrivata troppo in fretta! Stanchi ma felici siamo rientrati a casa secondo l’orario previsto. Dimenticavamo di dire che le nostre GRANDI PROFF hanno “volutamente” fissato l’uscita di sabato per permetterci di riposare la domenica ed evitare qualche “eventuale assenza del giorno dopo!” Infatti il lunedi, freschi e riposati, abbiamo iniziato la nostra settimana di scuola non senza aver ringraziato le nostre proff. per questa bella opportunità . Da parte loro sono arrivati i complimenti per come siamo stati partecipi ed educati ed hanno aggiunto che l’uscita è stata il “nostro battesimo di fuoco” per poterci dare fiducia per eventuali “avventure” culturali . Questa è stata un’esperienza davvero formativa, divertente e coinvolgente per tutti; una lezione sul campo efficiente ed efficace che dimostra quanto siano utili e funzionali laboratori di questo tipo.