di Elvira Trebisondi e Adalisa Di Crosta –
Noi studenti delle classi 3ªL1 e 3ªT3 dell’IIS Telesi@ l’ 11 Aprile 2015 abbiamo trascorso tutti insieme una giornata speciale. Questa esperienza per noi è stata importantissima e molto costruttiva perché dopo aver condiviso il laboratorio sul Medioevo abbiamo anche condiviso la lezione sul campo in tre borghi medievali: Bassiano, Sermoneta e Valvisciolo. Tutta la giornata si è svolta in un clima di serenità e allegria che ha permesso a tutti noi di socializzare maggiormente e di godere della bellezza di quei luoghi. La prima tappa è stata Bassiano, un piccolo centro medievale famoso soprattutto per essere la patria di Aldo Manuzio, maggior tipografo del suo tempo e primo editore in senso moderno, a cui è dedicato un museo che noi abbiamo visitato e dove abbiamo scoperto un allestimento sui diversi tipi di comunicazione scritta, dai più antichi a quelli attuali. Con Samuele, una guida straordinaria per chiarezza e competenza, ci siamo incamminati successivamente lungo Importanti mura difensive della città, su un territorio appartenente alla famiglia Caetani, la cui figura più importante è sicuramente Bonifacio VIII. Abbiamo visitato tutto il borgo caratterizzato da vicoli strettissimi, lo spazio permetteva il passaggio di un solo uomo,questo per facilitare la fuga se assediati ed evitare l’avanzata in massa del nemico. Durante la visita, su consiglio della guida, abbiamo comprato e mangiato una colazione con il prosciutto di Bassiano, rinomato per la sua bontà e vi assicuriamo che è stata una vera delizia per il palato!!!! In tarda mattinata ci siamo recati a Valvisciolo, poco lontano da Bassiano, per visitare la sua splendida abbazia. Essa è immersa nel verde e da un lungo muretto è possibile ammirare l’immensa vallata sottostante con un panorama mozzafiato. Abbiamo avuto la fortuna di poter visitare l’abbazia all’interno con un chiostro meraviglioso, grazie a fra’ Martino che vive lì e che ci ha fatto da Cicerone, nonostante fosse orario di chiusura. La guida Samuele, all’esterno dell’abbazia, ci ha spiegato che questa è stata sì fondata nel XII secolo da monaci greci ma successivamente è stata occupata e restaurata dai Templari nel XIII sec. Quando nel XIV secolo questo Ordine venne sciolto subentrarono i Cistercensi e soltanto nel 1411 l’abbazia fu ceduta in commenda a Paolo Caetani.
Attualmente continua ad essere abitata dai monaci cistercensi della congregazione di Casamari. Nel marzo 2014 è stato festeggiato, a Sermoneta ed a Valvisciolo, il 150º anniversario del ritorno dei monaci voluto dal papa Pio IX. L’interno della chiesa, a tre navate suddivise da pilastri e colonne, presenta pareti spoglie di affreschi secondo i canoni del “memento mori” dei cistercensi, che evitavano gli sfarzi architettonici perché non contava per loro la materialità ma la spiritualità. Sul fondo della navata sinistra si trova la cappella di San Lorenzo che fu affrescata nel 1586-89 dal pittore Niccolò Circignani, detto il Pomarancio, su commissione del cardinale Enrico Caetani e Onorato IV. Il ciclo di affreschi fu realizzato in occasione della visita di papa Sisto V nel ducato Caetani. All’interno della cappella vi sono molti cenni autocelebrativi riferiti al titolo ducale che nel 1586 fu concesso proprio a Onorato IV, infatti vi sono presenti moltissime corone ducali sorrette da puttini. Interessantissimo è anche l’autoritratto del Pomarancio. E’ stata sicuramente un’esperienza più che positiva che ci piacerebbe molto ripetere poiché siamo rimasti molto soddisfatti. La cosa che ha stupito tutti noi è , contrariamente a quanto succede spesso durante le visite guidate, che i ragazzi dopo un po’ si annoiano, questa volta,invece, tutti erano intenti in religioso silenzio ad osservare ed ascoltare sia la guida sia i nostri docenti che continuavano a fare collegamenti con quanto abbiamo studiato sui libri di scuola. Un ringraziamento doveroso,da parte nostra, va alle prof.sse Rivellini, D’Ambrosa e Iannaccone che hanno messo anima e cuore nell’organizzazione della giornata rendendola piacevole tanto che, costretti a rientrare per l’ora tarda, saremmo rimasti ancora a lungo in quei luoghi meravigliosi dove si respirava aria fresca e salubre e dove regnavano silenzio e pace che accarezzavano l’animo.