di Stefany Calvano, Simona Sgueglia, Carlo de Giovanni e Alessio di Leone –
5ª lezione sul campo, Praga.
Il viaggio volge al termine. Tappa significativa della giornata è stata la piazza di San Venceslao, protettore della Repubblica Ceca a cui è dedicata un’importante statua equestre e la piazza stessa.
In realtà più che di una piazza si tratta di un viale, costeggiato da negozi ed edifici che espongono facciate in stile liberty. È questo uno dei luoghi che esprime al meglio il carattere più giovane e globalizzato della città, ma non solo, infatti qui si trova uno degli edifici più importanti: il museo nazionale, divenuto luogo di memoria in seguito al suicidio di uno studente, Jan Palach, che in segno di protesta contro il regime comunista si diede fuoco proprio nello spazio antistante il museo. La piazza è ancora oggi un punto strategico che gli studenti e i cittadini usano per dare voce alle loro ideologie, per rivendicare i propri diritti e lottare contro i soprusi.
Altra tappa: quartiere ebraico di Praga “Josefov”, dove sono situate le sinagoghe, lo storico cimitero e il museo dedicato alle vittime della Shoah.
Utilizzato fino a 250 anni fa il cimitero è caratterizzato da numerosi epitaffi , tra i quali si può ritrovare anche la tomba di Rabino Lev, importante uomo di pensiero per la società ebraica. Sulle tombe dei defunti sono poggiati dei sassolini, sostituenti i fiori, richiamanti la fuga dall’Egitto durante la quale i morti venivano seppelliti sotto cumuli di pietre.
La parte più toccante è stata la visita al museo ebraico nel quale sono presenti, impressi glibinfiniti nomi degli ebrei praghesi vittime della deportazione. Nelle stanze successive sono invece conservati i disegni dei bambini deportati, che esprimono l’orrore vissuto sulla loro tenera pelle.
Il museo tiene in vita il ricordo di un momento storico che non deve essere dimenticato, bensì impresso nella COSCIENZA dell’intera umanità.
Pilastro e colonna portante dell’intero quartiere, è la sinagoga che rappresenta la storia e la cultura della comunità ebraica di Praga. É stato più di un semplice viaggio, più di qualunque altro laboratorio didattico, incontrare un lutto mondiale, toccare con mano la parte più nera della storia, ha reso si la giornata più pesante, ma allo stesso tempo anche più COSCIENZIOSA.
Ma Praga non è soltanto una città culturalmente attiva, anzi è ricca di stravaganze che costituiscono una forte attrazione soprattutto tra i giovani. Ne è un esempio l’ice pub. Situato tra il ponte Carlo e la linea ferroviaria principale, l’innovativo locale è composto di ghiaccio e null’altro. Glaciali le temperature ma ha riservato caldissime sensazioni a chi vi è entrato, tant’è vero che, nonostante gli otto gradi sotto zero, nessuno ha tremato per il freddo.
Al prossimo raggio di luce