di Giulia Landolfi –
Quando il 23 agosto siamo partiti da Telese, quasi nessuno dei 15 alunni scelti dal Telesi@ riusciva a credere che fosse finalmente arrivato IL giorno: il giorno della partenza. Il giorno in cui avremmo messo piede per la prima volta in territorio irlandese. E così siamo partiti, ci siamo imbarcati, con l’eccitante consapevolezza che saremmo stati a Dublino in poche ore. E così è stato. Non appena siamo usciti dall’aeroporto della capitale, infatti, siamo stati accolti sia dalle insegne verdi, verdi come le grandi distese dell’Irlanda, che dal cielo grigio e dal freddo vento che abbiamo scoperto essere tratti tipici della città e che stiamo ancora imparando ad apprezzare.
Chiederci di descrivere Dublino in poche parole è come chiederci di anticipare il nostro rientro: impossibile. E magari anche un po’ crudele perché Dublino non è solo birra – preferibilmente Guinness – e pub. Dublino è camminare per le larghe strade ascoltando l’originale e piacevole musica degli artisti di strada. È uscire presto al mattino e alzare gli occhi al cielo per capire se pioverà. È guardarsi intorno e trovare un altro gruppo di italiani in vacanza-studio. È abbottonarsi il cappotto fino alla collottola solo per realizzare di esser stato l’unico ad averlo fatto. È attraversare il River Liffey godendo della vista mozzafiato della moltitudine di ponti disposti uno di fila all’altro fino all’orizzonte. Dublino è questo, è tutto questo.E se comincia a piovere, il che accade praticamente tutti i giorni, ci si può sempre rifugiare nella Guinness Storehouse e riscaldarsi con un buon boccale della birra irlandese per eccellenza, ma solo se si è maggiorenni! Oppure, se si vuole conoscere un po’ meglio la storia anglo-irlandese, basta visitare anche solo il National Wax Museum, dove ci si può sbizzarrire a fare foto con le cere di celebri scrittori come Wilde e Joyce, di cantanti del calibro di Michael Jackson e U2, di personaggi sia immaginari come Harry Potter o i Simpson, che terrificanti come lupi mannari, Dracula e Frankenstein. E se infine si vogliono esplorare i dintorni della capitale, basta andare ad Howth, una piccola e ventilata cittadina sul mare dal cui lungomare si può godere di un panorama da cartolina. Ma è tutto straordinariamente vero e noi lo stiamo vivendo proprio in questi giorni.
E così la nostra prima settimana dublinesi è finita, ma noi ci accingiamo a vivere la seconda.
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