a cura delle classi 3aS2 e 4aS2 – Liceo Scientifico –
Un incontro che lascia il segno quello con Padre Alejandro Solalinde, missionario messicano che fino a sessant’anni sa ben poco dei cartelli della droga e dello sfruttamento dei migranti. Docente di psicologia, teologo, prete, dice di aver visto l’inferno all’improvviso, aprendo gli occhi sulla moltitudine disperata che ogni giorno tenta di oltrepassare le frontiere del Messico per entrare negli Stati Uniti. Irregolari, senza alcun documento, i migranti, in particolare donne e bambini, vengono uccisi, venduti come merce alle fabbriche o come organi di ricambio, costretti ad arruolarsi nei cartelli o nel mercato del sesso, senza che nessuno si preoccupi della loro scomparsa. Una moltitudine che sale sulla “Bestia”, un treno merci che taglia in due il Paese, usato dai migranti per scappare dalla fame e dalla violenza, un treno che spesso non arriva a destinazione perché i narcos lo fermano e sequestrano i passeggeri. Padre Alejandro apre gli occhi, comincia a indagare, a viaggiare e capisce. Tocca con mano la corruzione delle istituzioni ma non si arrende. Nel 2007 apre il Centro di accoglienza “Hermanos en el Camino”, dal quale ogni anno passano almeno ventimila persone in cerca di rifugio o assistenza umanitaria e legale. Sottrae così merce preziosa ai narcotrafficanti, per cui riceve minacce di morte sempre più pressanti. Da molti anni ormai, Padre Alejandro vive sotto scorta e molte associazioni umanitarie, come Amnesty International, appoggiano il suo impegno e le sue denunce. L’Universidad Autónoma del Estado de México ha avanzato la sua candidatura al Premio Nobel per la pace 2017, accettata dal Comitato di Stoccolma. Un testimone del nostro Tempo? Si, un testimone che a 77 anni non si sottrae alle domande taglienti degli studenti e delle studentesse, che chiedono con forza come si possa credere ancora in Dio, dopo aver visto tanto dolore. Gli chiedono che cosa lo sostenga. Se è la fede, come si può spiegare ai giovani? Padre Alejandro è paziente, risponde con pacatezza ma con forza, da uomo “comune”, come si definisce. Al termine dell’incontro, tenutosi a Telese Terme, in Parrocchia, sono gli studenti di 3aS2 e 4aS2 del Telesi@, accompagnati dai neoeletti alla Consulta Provinciale, Angelo Maiorano e Matteo Maturo, e dalla prof.ssa Rossella Carlo, a consegnargli la maglietta che loro stessi indossano, disegnata nei laboratori di peer education, finalizzati alla prevenzione e promozione della salute, in collaborazione con l’ASL BN. Dai testimoni al Testimone, il logo sul cuore, nella sacca i lavori dei ragazzi, il Giornale d’Istituto, libri e materiali realizzati dalle loro giovani menti…e una promessa…di pace e consapevolezza, oltre ogni ideologia!