di Leonardo Karol Iaquinto Classe 1ªSA2 Liceo Scientifico Scienze Applicate –
Il 31 marzo 2022, l’attivista Giuseppe Di Cerbo ha incontrato gli studenti della classe 1ªSa2 del Liceo scientifico-opzione scienze applicate. Orgoglioso membro della Onlus “Gocce d’amore per i bambini dell’Africa”, l’avvocato Di Cerbo è stato accolto con calore dagli studenti e dalla docente Anna Cinzia Lettieri. Con l’ausilio di un Power Point, ha raccontato che il cammino dell’associazione è iniziato nel 2007 con l’intento di sostenere i villaggi più poveri del sud dell’isola di Zanzibar ed è riuscita a costruire e a mantenere dodici asili e i loro villaggi. Un impegno nato da un sentimento profondo ed autentico di amore e solidarietà nei confronti delle popolazioni più povere.
Ha mostrato foto risalenti alla situazione di alcuni villaggi prima dell’arrivo di “Gocce d’Amore”. Le slides hanno presentato soprattutto immagini di bambini che vivevano in uno stato di totale abbandono fino ad otto anni, età in cui si accede a scuola. Giravano scalzi con addosso una magliettina lacera su strade aride, polverose e dormivano, insieme agli animali, in capanne con tetti di paglia. Genitori quasi assenti perchè costretti a lavorare per più di dodici ore al giorno, coltivando alghe oppure pescando per racimolare qualche spicciolo. “Immaginate lo shock di trovarvi per la prima volta davanti ad una situazione del genere” ha asserito Giuseppe Di Cerbo, soprannominato dai bambini zanzibarini “babu Peppe”. “Appena arrivati a Zanzibar nel 2007, insieme a Franco Vagelli, fondatore dell’associazione, pensammo insieme ad altri volontari, alla costruzione di case di accoglienza, orfanotrofi e scuole, perché senza la cultura non si può essere uomini, senza la cultura saremo per sempre schiavi”, ha continuato Di Cerbo. Ad oggi, sono nati 11 asili (il dodicesimo è in fase di costruzione) e più di 1.300 bambini ogni anno imparano e giocano in un contesto di aggregazione sereno dove ad insegnare sono donne e uomini del villaggio.
Le slides hanno continuato a scorrere e gli studenti si sono immersi nei problemi che i volontari hanno dovuto affrontare. Di Cerbo ha spiegato che per costruire le scuole è stato necessario ottenere l’approvazione dei capi villaggio, alcuni dei quali si sono rifiutati di accettare qualsiasi tipo di aiuto.
Come mostrano le foto, le scuole costruite sono corredate da banchi, sedie e scrivanie nuove e dotate persino di computer. Le scuole, inoltre, hanno permesso a molti adulti di lavorare e quindi di sostenere i loro figli. Gocce d’Amore ha fornito alle scuole e ai villaggi soprattutto medicinali, impossibili da trovare sull’isola, poiché ospedali e farmacie sono solo un’utopia ed è riuscita a garantire lo stipendio alle maestre e un pasto ai bambini nonché la manutenzione periodica delle strutture.
Di Cerbo ha concluso il suo racconto informando gli studenti dei futuri progetti dell’associazione. I più importanti e più urgenti sono le Case di Grazia, edifici destinati all’accoglienza dei bambini orfani ed albini africani, questi ultimi vittime degli stregoni del Malawi per realizzare pozioni magiche in grado di recare ricchezza e fortuna.
L’incontro con Giuseppe di Cerbo ha aperto gli occhi agli studenti sulla drammatica situazione in Africa, così come nelle zone più povere del mondo. Dobbiamo tutti renderci conto della nostra incredibile fortuna a trovarci ogni giorno dietro i banchi di scuola e quindi avere la possibilità di istruirci e diventare persone di valore nella società.
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