Il karate è un’arte marziale a mani nude che permette, grazie ad un allenamento razionale di educare il corpo e la mente a rispondere a qualsiasi tipo di aggressione. Può essere visto come un’attività sportiva o molto di più. Infatti, se ti interessi alla filosofia e ai valori che fanno parte del karate, puoi applicarli nella tua vita quotidiana. I valori morali promossi dagli insegnanti di Karate (Maestro), ti fanno capire il rispetto per gli avversari, sul tatami e nella vita, per rimanere degno sia nella vittoria che nella sconfitta. Allo stesso modo, grazie al codice delle cinture dei colori, il karateka prende coscienza della gerarchia stabilita e dei propri progressi.
L’obiettivo principale della pratica non è di vincere ma di esercitarsi assiduamente per plasmare e modellare il carattere.
Ho partecipato sin da piccola a diverse competizioni, ma quella tenuta a Jesolo da giovedì 9 alla domenica del 12 dicembre 2021 presso il Palainvent, è stata la più entusiasmante in assoluto. La gara di Karate 1 Youth League WKF (World Karate Federation) è una competizione internazionale per i ragazzi dai 12 ai 17 anni, che dopo gli appuntamenti di Cipro, Croazia e Turchia, è approdata nel Veneto con 2349 partecipanti da tutto il mondo nelle categorie Esordienti, Cadetti e Juniores.
Io ho debuttato nella categoria Juniores (16-17 anni) per quanto riguarda la mia specialistica: il kata, ovvero, una serie di movimenti codificati che rappresentano tecniche di combattimento espresse con forza e velocità.
Alla gara, insieme a me, hanno partecipato 95 atlete provenienti da 28 nazioni diverse. Io mi sono classificata al 5° posto. Questa fra le 4 tappe della gara è sicuramente la più competitiva ed è un’esperienza che permette di confrontarci con atleti di tutto il mondo, arricchendo il nostro bagaglio tecnico.
Sempre al fine di incrementare il mio bagaglio tecnico e di aumentare il mio livello di cintura nera, domenica 19 dicembre 2021 presso il Palavesuvio di Napoli ho tenuto l’esame di 2° Dan. Esso si compone di tre prove: una parte tecnica rappresentata dal Khion, poi il kata e il kumitè, cioè, il combattimento tra due atleti. Con dedizione e concentrazione ho superato al meglio la mia prova d’esame, ottenendo anche i complimenti dalla commissione che mi ha esaminata.
Il karate è un patrimonio, una cultura, un modo di vita che si trasmette da una generazione all’altra. La sua forza è di essere un concetto di vita: la via della mano vuota. E’ il mio sport e lo consiglio a tutti perché questa disciplina ti permette di concentrare le tue energie e di trasformare l’aggressività in una combattività controllata che ti serve anche nella vita.
Gemma Brasile
Classe 4ªSA2