Le Celebrazioni per la giornata della Memoria del 27 Gennaio, quest’anno si sono rivestite di un significato ancor più simbolico, perché nascoste dietro uno schermo o tra pagine lette di un autore o di un testimone. I segni, le Manifestazione le abbiamo vissute nella solitudine delle nostre case, in maniera più intima e personale, forse più intensamente vere. Eppure, il significato del termine segno è ciò che è visibile, ciò che testimonia un fenomeno, ciò che appare all’esperienza sensibile, quindi queste Celebrazioni sono state un segno della Memoria dell’Olocausto. Il segno quindi assume un significato denso, importante, per questo gli studenti del Telesi@ hanno vissuto dirette streaming, hanno viaggiato a distanze in città lontane, hanno ascoltato le parole. Così abbiamo voluto lasciare anche noi il nostro segno, abbiamo aderito all’invito della prof.ssa Lorenza Di Lello che ci ha ricordato che “in qualità di educatori, genitori e docenti abbiamo il dovere di insegnare agli uomini e alle donne del domani il perpetuare la memoria, educare al rispetto, alla tolleranza all’amore: educare alla memoria perché la sola che ci rende liberi”
Alle ore 13:00 dalla sede Centrale di via C.P. Telesino, abbiamo fatto librare i nostri palloncini bianchi , abbiamo lanciato il nostro segno , il nostro fenomeno dietro al quale siamo tutti noi con la nostra Memoria di docenti e personale Ata, di studenti e genitori.