di Annalisa Coletta, Exchange Student in Inghilterra, 2019-2020 –
La mia avventura ha avuto inizio mercoledì 28 agosto 2019, partendo dall’aeroporto di Roma Fiumicino con destinazione Londra.
Explore, che mi ha seguito nel percorso di preparazione per lo Scambio Culturale all’Estero, ha organizzato tre giorni di “Orientation Camp” per tutti i ragazzi che, come me, avevano scelto di intraprendere questo viaggio. Qui ho conosciuto altri Exchange Students per poi rincontrare alcuni di loro nei corridoi della mia stessa scuola. Durante i tre giorni, ho iniziato a sperimentare cosa significasse vivere in Inghilterra, dal cibo nella mensa del camp, al clima e all’aria che respiravo, dalla diversa architettura delle case, alle persone che via via incontravo. Ho avuto la fortuna di conoscere persone incredibilmente disponibili, sempre sorridenti e pronte a darti una mano quando ti sentivi solo e spaesato. Dopo i giorni spensierati al camp, finalmente iniziava il mio percorso.
Sono stata affidata ad una host family di Mansfiled, nel Nottinghamshire. La mia nuova famiglia era composta dalla host mum, Pilly, dalla host sister, Milena (una exchange student, tedesca) e da me. Mi sono trovata subito benissimo e abbiamo legato tutte e tre fin dal primo momento, come una vera famiglia. Mi sono integrata in un sistema di vita diverso dal nostro per ritmi e cultura.
Ho frequentato la Sutton Community Academy, in Sutton-in-Ashfield, Nottinghamshire. Questo è stato il posto dove è effettivamente avvenuta la mia crescita culturale e sociale. In Inghilterra il sistema scolastico è molto pratico e funzionale, per certi aspetti diverso da quello italiano. Lì ho studiato Maths, Chemistry, Physics e P.E., tutte materie scelte in base al mio percorso di studi, poiché frequento il Liceo Scientifico. La scuola, inoltre, ha organizzato incontri pratici con grandi Aziende quali IKEA e incontri con le Forze Armate Inglesi, percorsi formativi con le Università di Cambridge, Birmingham e Nottingham.
In sette mesi ho avuto la fortuna di conoscere insegnanti brillanti, che mi hanno dato molto e che porterò sempre nel cuore. Il rapporto con loro è più informale, indirizzano lo studente verso uno studio più responsabile improntato a standard universitari. In questa scuola ho imparato tanto, dalle lezioni sui libri, alle lezioni di vita: mai arrendersi quando ti si pone un ostacolo davanti, nel mio caso, l’ostacolo “insormontabile” della lingua. Mi hanno insegnato la forza e la tenacia, lo spirito di una sana competizione e il desiderio di emergere. Sono fiera di aver raggiunto, oltre ogni aspettativa, gli obiettivi.
Durante il periodo all’estero ho stretto amicizia con tante nuove persone, tutti mi hanno accolta bene fin dall’inizio ed è stato come se li conoscessi da sempre. Non è stato difficile integrarmi! Bisogna saper accettare le battute, stare al gioco, scherzare con loro e tutto diventa più facile! Abbiamo condiviso i momenti più stressanti e quelli più felici di questa esperienza. Ho conosciuto ragazzi con un bagaglio culturale immenso, ragazzi incredibilmente simpatici, altri completamente sopra le righe, altri timidi, qualcun altro arrogante… con tutti comunque è stato piacevole confrontarsi.
Tutti, chi più, chi meno, mi hanno aiutato a crescere e a diventare ciò che sono ora. Perché sì, questa esperienza mi ha cambiata ed in modo molto positivo. Mi sento più matura e indipendente, capace di organizzare il mio tempo in modo autonomo e costruttivo. Ho imparato che non tutto è dovuto e che ogni cosa, anche la più piccola, richiede sacrificio. Ho imparato come cavarmela da sola anche nelle situazioni più scomode e come uscire a testa alta dopo una sconfitta, scolastica e non. Ho imparato come affrontare la vita col sorriso sulle labbra e quanto sia importante apprezzare i sacrifici che i genitori fanno per i propri figli, perché li aiutano a crescere e a sentirsi parte di un qualcosa. Questa esperienza mi ha segnato nel profondo, non dimenticherò mai ciò che ho costruito qui e ciò che lascerò a chi mi ha conosciuto. Sono fiera di me e di ciò che sono riuscita a costruire con le mie forze e ai risultati che ho ottenuto.
Consiglierei a tutti i ragazzi di vivere l’esperienza da “exchange student”, di non farsi spaventare dall’ignoto verso il quale ci conduce questo indimenticabile “viaggio”, perché nonostante le difficoltà iniziali, sarà poi tutto in discesa, basta saper cominciare. Bisogna aprire i propri orizzonti, essere umili e accettare ogni tipo di critica costruttiva, perché si impara dagli altri e gli altri imparano da noi. Bisogna essere coraggiosi e temerari, bisogna avere il coraggio di cambiare ed essere consapevoli che questo cambiamento può solo migliorarci. Non bisogna aver paura di nessuno e si deve avere la forza di superare tutti i nostri limiti mentali, perché il nostro unico limite siamo noi.
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