Il progetto “Scriviamoci di più”, che ha coinvolto sette coppie di studenti dell’Istituto Telesi@, ha rappresentato un’ulteriore occasione di inclusione, grazie alla pratica della scrittura creativa. Già nell’anno scolastico precedente la nostra scuola aveva organizzato luoghi di scrittura collettiva e poi pubblicato i lavori, per favorire la socializzazione e il superamento di possibili muri di incomunicabilità tra diversi. Inoltre la comunità scolastica ha vissuto un’altra bella esperienza con la pubblicazione, a fine d’anno, di un libro–diario, a cura di una studentessa disabile grave, che ha realizzato , nel corso dell’anno, un lavoro di scrittura, dettando i suoi pensieri e le sue emozioni al suo docente di sostegno e ai suoi compagni di classe. Il libro, poi è stato presentato a tutta la scuola in una manifestazione pubblica dedicata. L’autrice ha così potuto vivere da protagonista tutte le emozioni della creazione e pubblicazione dei suoi scritti, circondata dai suoi affetti più cari e dai suoi compagni di classe e dell’intero Istituto.
Le coppie di scrittori “compagni di penna”, di cui uno diversamente abile, che hanno partecipato al progetto quest’anno, hanno costituito un’altra tappa importante nel cammino del Telesi@, nella costruzione di un percorso educativo e formativo teso all’inclusione di ogni tipo di diversità.
In una società come quella in cui viviamo, che spesso predilige la cultura dello “scarto”, la Scuola deve assumere il ruolo di vero e proprio presidio di civiltà, ed educare le giovani generazioni al rispetto dell’altro e all’impegno sociale, mettendo in campo tutte le energie possibili, affiancandosi ad altri Enti e/o Associazioni che si adoperano per lo stesso scopo.
La vita è fatta di incontri. Quelli giusti possono dare senso ad un’intera esistenza.
E l’occasione donata alle studentesse e agli studenti di incontrare, conoscere e condividere un percorso di scrittura con una/o compagna/o diversa/o da sé, ha segnato in positivo e in modo profondo il loro processo di crescita.
Quando si scrive in coppia, si impara a gestire il confronto, ad analizzare il proprio sentire per condividerlo, a sviluppare l’empatia, a superare la propria singolarità e slargarsi fino all’altro, per diventare un unico “ IO NOI”. E se uno dei due è un disabile, non si può non comprendere tutto l’incanto che ne deriva. La ricomposizione delle disarmonie fra diversi, abbatte barriere, indifferenze, fragilità, egoismi e genera un’unica Armonia, che apre la speranza a una nuova idea di umanità.
A nome di tutto l’Istituto di Istruzione Superiore Telesi@: grazie per la meravigliosa opportunità!
D.S. Angela Maria Pelosi
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