a cura di Sara Iannotti e Giovanna Vitelli –
Mercoledì 30 Gennaio 2019, le classi del biennio del Liceo Scientifico delle Scienze Applicate hanno incontrato l’astrofisica e scrittrice Licia Troisi, di cui hanno letto il saggio “Dove va a finire il cielo”. Questa lettura rientra in un progetto ben più ampio che fa parte del LA.PRO.DI: “Mille e una Notte” a carattere interdisciplinare, avviato dal mese di ottobre. Nell’ambito di questo laboratorio, le classi prime sono partite dallo studio del Mito come guida nell’affascinante percorso attraverso l’astronomia e la fisica nel desiderio, da sempre connaturato all’essere umano, di uscire dall’ovvio, di staccarsi dalla madre terra, di correre al di sopra delle nuvole, di immergersi nell’infinito. Nello specifico hanno analizzato, rappresentato e approfondito i miti sulle costellazioni e sui pianeti che li hanno maggiormente affascinati. Le classi seconde, invece, hanno affrontato la tematica scientifica attraverso la poesia, unendo due mondi solo apparentemente diversi, come insegna la scrittrice Licia Troisi nel suo libro.
L’incontro con l’autrice, che si è svolto nella sede Viale Minieri alle ore undici, ha avuto inizio con un momento musicale: “Figli delle stelle” di Alan Sorrenti, proposto da Gaia Lavorgna, 5SA2, accompagnata da Pierluigi Volpe, VSA2 e Cristian Savarese, IVSA2, agli strumenti; agli stessi è stata poi affidata la conclusione della manifestazione con il brano “Guardastelle” di Bungaro. C’è stata, quindi, una breve introduzione presentata da Annamaria Tammaro, ISA1, sui motivi per cui gli studenti si sono appassionati alla lettura del saggio di Licia Troisi. La studentessa ha, inoltre, presentato la mostra dei disegni esposti, relativi ai miti, nonché le ricerche e le poesie sulla nostra galassia e sull’universo tanto affascinante, quanto ricco ancora di misteri. Raffaele Lavorgna, ISA1, ha proposto la visione di una delle scene più rilevanti del film “L’attimo fuggente” (1989) al fine di richiamare l’attenzione sull’opportunità di un auspicabile connubio tra sapere umanistico e sapere scientifico. A seguire l’alunna Sara Iannotti, ISA3, ha esposto il mito legato allo scorpione, l’ottava costellazione dello zodiaco, perché aveva particolarmente colpito gli studenti durante le loro ricerche. Infine Marianna della Ratta, ISA3 e Giorgio de Ianni, IISA1 hanno presentato la poesia “La stella cadente” di Trilussa.
Dopo le esposizioni degli alunni del biennio, la scrittrice e astrofisica ci ha accompagnato “a spasso tra le stelle” attraverso le innumerevoli domande dei ragazzi alle quali Licia Troisi ha risposto con entusiasmo. Ci ha infatti parlato della possibile esistenza dei buchi bianchi, dell’atmosfera ricca di metano del satellite di Saturno “Titano”, delle ultime ipotesi scientifiche relative alle altre possibili forme di vita e di molte altre cose affascinanti. Non meno interessante quanto da lei riferito della sua attività di scrittrice fantasy e dell’impegno come divulgatrice scientifica. Non da ultimo i consigli agli studenti per rendersi protagonisti della loro vita e farsi tutori di un mondo più pulito, perché questo, al di là delle ipotesi ancora molto remote circa la possibilità di vita su altri pianeti, resta l’unica casa attualmente abitale per l’uomo.
Licia Troisi ha saputo felicemente unire nella sua attività la fantasia, la scienza, l’astrofisica e la letteratura in un mondo unico dove non si smette mai di imparare. Gli studenti con questo incontro hanno avuto un’opportunità unica nel viaggio di conoscenza dell’universo che si avvantaggerà ancora di molte altre attività sulle quali vi terremo aggiornati!
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