di Elenia Mattei Mattei 4ªS2 –
La radiografia della lingua italiana secondo Vera Gheno nel suo libro “Guida pratica all’italiano scritto” (senza diventare grammarnazi!), presentato il 2 marzo 2017 presso la libreria Controvento a Telese Terme.
Fusioni di parole, anglicismi, parole provenienti dal mondo dei social media: è l’italiano di oggi che cambia pari passo con la società. La norma, intesa come un insieme di regole che struttura una lingua in un determinato momento storico e culturale deve adeguarsi ai cambiamenti, non rimanere statica. È necessario, dunque, valutare caso per caso, senza stigmatizzare a priori, distinguendo tra “espressioni in voga” ed errori veri e propri.
Dopo un breve excursus sulla propria formazione culturale, da un’iniziale idiosincrasia per la linguistica, Vera Gheno racconta come si è appassionata poi alla sociolinguistica, diventano una docente universitaria, curatrice del profilo Twitter della prestigiosa Accademia della Crusca e guida di un laboratorio universitario di scrittura; da qui la gestazione del suo libro.
“Guida pratica all’italiano scritto” è la sintesi della sua esperienza da docente universitaria; l’obiettivo principale del suo libro sta nel presentare degli spunti che possano portare alla stesura di una buona tesi.Ma uno dei consigli principali per migliorare la scrittura e il linguaggio resta la lettura assidua e variegata: le parole si nutrono di parole.
Vera Gheno invita anche alla progressiva responsabilizzazione dell’uso del nostro linguaggio: “Se la lingua siamo noi, se la lingua è movimento e storia, padroneggiare il proprio idioma è un atto di responsabilità”, scrive nel suo libro. L’autrice, nella sua Guida pratica, invita a riflettere, dunque, sulla complessità della lingua, un esercizio per nulla scontato in una realtà in cui tendiamo a dimenticare le competenze necessarie per un’esperienza di scrittura.
La lingua intrattiene necessariamente un rapporto con la vita, un rapporto che, come ci ricordava Italo Calvino, più volte citato dall’autrice, «diventa comunicazione, d’una pienezza esistenziale che diventa espressione».