a cura della classe 5ª S1 –
”Ricordare il passato.. per non dimenticare, affinché quello che è stato non debba più accadere”
Ai giorni nostri, con l’avvento delle più moderne e disparate tecnologie, ma anche per i nostri stili di vita frenetici e stressanti, sembra si sia persa l’importanza di ricordare il nostro passato e di valorizzare determinate emozioni interiori: la memoria va intesa anche come capacità di discutere, ragionare, informarsi, leggere.
E’ proprio ciò che, invece, noi studenti del Telesi@, abbiamo voluto fare in occasione dell’Assemblea d’Istituto di sabato 21 gennaio 2017 : commemorare tutte le vittime del nazismo, ricordando ,in particolare, la Shoah.
Il 27 gennaio è la giornata della memoria, una ricorrenza riconosciuta dalle Nazioni Unite e celebrata anche in Italia dal 2001 dopo che il Parlamento ha votato, nel luglio 2000, la legge per istituire il Giorno della Memoria. In questo giorno – che coincide con l’arrivo nel gennaio del ’45 delle truppe sovietiche nel campo di Auschwitz -si vuole ricordare lo sterminio degli Ebrei e con essi le leggi razziali del 1938 e il dramma dei deportati. Noi studenti del Telesi@ abbiamo voluto affrontare questa tematica attraverso la visione di un breve documentario, da cui emergeva con chiarezza come azioni mostruose ed atroci erano compiute con una naturalezza disarmante. Abbiamo letto testimonianze di sopravvissuti, aforismi e pensieri di scrittori, filosofi ed in particolare ci siamo soffermati sul pensiero di Zygmunt Bauman (recentemente scomparso) per riflettere come, dopo i tragici eventi dell’Olocausto, l’opinione pubblica si era barricata in una sorta di afasia dovuta alla difficoltà di interiorizzare e di pensare a quello che era accaduto.
Fu l’opera ”Modernità e Olocausto” di Zygmunt Bauman a rompere il silenzio. Bauman, ebreo polacco scampato all’invasione nazista del 1939, fu il primo a considerare l’Olocausto un capitolo della storia umana, appartenente non solo a coloro che lo avevano vissuto da vincitori o da vinti, ma a tutta l’umanità.
Bauman non fa dell’Olocausto un evento unico nel suo genere, ma descrive come questo, a differenza degli altri genocidi della storia, sia stato portato avanti attraverso un’industrializzazione della morte; addita questo fattore come conseguenza della civiltà industriale e tecnologica e accusa in questo modo l’intera modernità. Per Bauman l’unico responsabile è l’uomo; egli esonera, infatti, Dio e la metafisica da ogni forma di accusa: è l’uomo che attraverso il libero arbitrio ha generato il male, macchiandosi di uno dei più grandi crimini dell’umanità. Per il filosofo l’uomo si è distaccato dall’insegnamento etico, che è, però, indispensabile per resistere e riconoscere il male. La Shoah diventa, quindi, un mezzo attraverso il quale si può comprendere quanto la modernità possa essere disumana e sintetizza il suo pensiero in queste parole: «Oggi più che mai l’Olocausto non costituisce un’esperienza che appartiene ai soggetti privati (ammesso che mai sia stato così): non ai suoi esecutori, affinché vengano puniti; non alle sue vittime dirette, perché godano di simpatia, favori o indulgenze particolari, in nome delle loro sofferenze passate e non ai suoi testimoni, in cerca di redenzione o di certificati di innocenza. Il significato attuale dell’Olocausto è dato dalla lezione che esso contiene per l’intera umanità».
Una lezione che ci ricorda che alla base di ogni politica di sterminio ci sono sempre: l’assenza di democrazia e la deriva ideologica, nazionalista e razziale innalzata a metro dell’agire politico e che le conquiste democratiche rappresentano un bene che va tutelato e salvaguardato!
È sempre necessario affrontare queste tematiche, e nel nostro caso questa opportunità ha rappresentato un’ importante occasione di crescita e di confronto per l’intero Istituto; soprattutto, ha permesso a tutti noi di comprendere che non bisogna perdere di vista i valori che le generazioni passate ci hanno trasmesso, unico mezzo per riconoscere il male e resistere ad esso.
Bravi sono stati gli organizzatori, un grazie ai Docenti che ci hanno seguito e con i quali continueremo il 27 gennaio a confrontarci su questi temi durante le prime ore di Assemblea di classe e… complimenti agli studenti che durante tutta l’Assemblea sono stati in religioso silenzio, attenti ed interessati!!!!
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