Classe 4ªS3 –
“Il biglietto per accedere è rappresentato da un momento della vita in cui quest’ultima ti ha voltato le spalle ma, come in pochi sanno, nessuno può darti a lungo le spalle, tanto meno la vita stessa che, nel mio caso, per farsi “perdonare”, ha deciso di regalarmi un soggiorno unico al mondo: una settimana al Dynamo Camp.“
Come rimanere indifferenti a queste parole del nostro compagno di classe? A noi personalmente è parso impossibile e, spinti dalla curiosità e dal desiderio di comprendere, ci siamo recati al Dynamo Camp in occasione dell’Open day per il suo decimo anniversario.
In un’oasi del WWF, a Limestre in provincia di Pistoia, a circa 700 metri di altitudine, sorge il “Villaggio del sorriso”. Questo luogo magico accoglie bambini da 7 ai 17 anni, affetti da patologie gravi e croniche (oncoematologiche, neurologiche e diabete), grazie al lavoro di volontari che con dedizione e amore si spendono al fianco dei piccoli ospiti in un soggiorno della durata massima di 9 giorni.
Durante la nostra breve visita (alcune ore), abbiamo avuto il privilegio di vivere in prima persona una piccola parte di quell’esperienza che a molti fa tornare il sorriso. Un mondo inedito si è svelato ai nostri occhi: un ragazzo sulla sedia a rotelle, con l’aiuto dei volontari, è riuscito a completare un percorso di arrampicata; due bambini, in preda al panico, hanno superato il timore dell’altezza, grazie alla trovata di un volontario che ha fatto immaginare loro di spiegare le ali e volare. Queste sono solo due delle numerose e suggestive immagini che ci hanno fatto comprendere la peculiare magicità ” del Dynamo Camp: il luogo dove tutti possono sognare, osare e sperare , a dispetto della drastica incombente realtà.
Proprio su tale presupposto nasce la speciale atmosfera che circonda il Camp: all’interno di quella che può sembrare una recinzione, nascono legami indissolubili, molto diversi dalle normali amicizie. Gli ospiti, accomunati da esperienze il cui significato si può comprendere solo vivendole, si ritrovano insieme in un clima di straordinaria condivisione, che li aiuta a superare le loro realtà e ogni sorta di barriera sociale, favorendo rapporti che persistono quasi su un’altra lunghezza d’onda.
Il Dynamo Camp nonsolo si mostra come un’oasi felice, ma anche un luogo in grado di sensibilizzare gli animi, spronando un contatto autentico con la vita.
Questa esperienza è stata utile per noi sul piano formativo e soprattutto umano. Essa ci ha aperto gli occhi su realtà diverse dalla nostra che, per quanto dolorose, ci pongono a contatto con la vita in tutte le sue sfaccettature. E stata una dimensione complessa quella percepita al Dynamo: dolore e amore convivono e quasi si confondono ma, da quel che abbiamo visto, il sorriso regna sovrano.
Ci sentiamo, a questo punto, in dovere di ringraziare la famiglia del nostro compagno di classe, la cui generosità ci ha consentito di vivere questa singolare esperienza che ci ha fatto crescere.
Non possiamo, pertanto , in qualità di esseri umani e di cittadini consapevoli, non rendere noto ad altri il mondo del Dynamo e, sempre a tal fine, invitiamo i lettori non solo a documentarsi cominciando col visitare il sito, ma anche a diventare “Dynamo Blogger.
[wzslider autoplay=”true”]