Si è appena conclusa la lezione sul campo che ha portato gli alunni di 5ªS1 a Valencia. Meta principale della classe è stata “Ciudad de las Artes y las Ciencias“. Nata dalla riqualificazione del vecchio letto del fiume Turia, la città delle scienze e delle arti rappresenta il cuore culturale della città. I diversi edifici, dalla architettura spiccatamente organica, ospitano al loro interno attività che spaziano dall’opera alla divulgazione scientifica, passando per tornei sportivi e convegni. Il Museo delle scienze Principe Felipe è uno dei più grandi musei interattivi d’Europa e presenta al suo interno Il teatro dell’Elettricità nel quale è possibile partecipare attivamente alla realizzazione esperimenti sui più svariati fenomeni di elettrostatica. Degne di nota sono anche le mostre sulla storia di Nikola Tesla e sulla mappatura genetica di diversi cromosomi. Affascinante è stata la visita all’oceanografico nei cui padiglioni sono state minuziosamente ricostruite la flora e la fauna dei vari mari del mondo. Il delfinario, il più grande in Europa, è completamente incentrato sulle possibilità di salvaguardia che lo studio degli animali in cattività ha reso possibile a livello planetario. L’equipe di veterinari del centro di ricerca scientifica dell’oceanografico ha spiegato,infatti, che tutta una serie di traumi respiratori riscontrati su esemplari in natura è risultata trattabile proprio grazie alle scoperte fatte nel centro.
Ma la Città delle Scienze non rappresenta l’unico frutto della riqualificazione del letto del fiume Turia. Un polmone verde di dieci chilometri attraversa la città collegando il Bioparco al porto e al lungo mare ospitando al suo interno una serie di infrastrutture sportive a completa disposizione dei cittadini valenzani e dei turisti.
Particolarissimo è il centro della città dove si trovano una commistione straordinaria di stili architettonici. Si passa dallo stile gotico della Lonja de la Seda , vecchio mercato della seta un tempo tra le attività più fiorenti della città, oggi patrimonio dell’Unesco al modernismo valenzano della Stazione del Nord, più ispirata alla Secessione austriaca che all’esperienza di Gaudì, passando per l’impianto puramente neoclassico dell’arena nella Placio de Toros. Emblema di tale commistione di stili è la cattedrale; costruita in stile gotico valenzano ma con tre diversi portali, uno in stile barocco, uno in stile romanico e uno in stile gotico. Quest’ultimo da accesso al Miguelete, il campanile anch’esso in stile gotico, dalla cui sommità si ha una bellissima vista dell’intero centro storico e si può sentire suonare l’enorme campana di San Michele.
Valencia risulta una città vivibilissima e interessante da scoprire nelle sue tante facce artistiche e culturali e che si presta ad essere girata a piedi o in bici. Tutti si sono sempre dimostrati disponibilissimi per qualsiasi informazione nonostante le barriere linguistiche.
La classe 5ªS1