Gli “ateniesi” del Telesi@ giudici di Socrate
Gli studenti delle classi terze del liceo scientifico e opzione scienze applicate del Telesi@, mercoledì 3 febbraio 2016, a completamento del laboratorio di lettura del testo originale, a cura dei docenti di filosofia, hanno assistito alla rappresentazione teatrale dell’Apologia di Socrate presso il Teatro Nuovo a Napoli.
In quest’opera, Socrate si difende dalle accuse rivoltegli da Meleto, Anito e Licone : non riconoscere come dèi quelli tradizionali della città, introdurre altre divinità, corrompere i giovani insegnando nuove dottrine.gnando dottrine contrarie allo Stato.
Il testo platonico, pur ridotto alla durata di un’ora, non ha subìto sostanziali cambiamenti, e Claudio Carini, l’autore che interpretava Socrate, attraverso un monologo semplice ma d’effetto, ha catturato l’attenzione degli spettatori-giudici ai quali è stato anche chiesto di votare realmente sulla colpevolezza o l’innocenza del celebre imputato, rompendo per un momento la magia della “quarta parete”. E’ stato sorprendente vedere come il Socrate napoletano sia riuscito a rappresentare non solo la propria morte, ma tutte le condanne ingiuste che sono avvenute nel corso della storia dell’uomo, simulando sulla scena un’impiccagione, una fucilazione e costruendo una rudimentale sedia elettrica, il tutto in un recinto di filo spinato voluto dall’originale scenografia di J.Ferrini.
In coda alla rappresentazione gli studenti hanno dialogato con l’attore e riflettuto sul destino di un uomo che ha cercato di far “ragionare” i propri concittadini, con il risultato di diventare un personaggio scomodo. È l’ora di andarsene: io a morire, voi a vivere; chi di noi però vada verso il meglio, è cosa oscura a tutti. Chissà che cosa ne sarebbe stato nella nostra realtà di un uomo consapevole di non sapere!
La giornata è proseguita con una passeggiata nella bella via Toledo, con un occhio alla secolare tradizione gastronomica della “sfogliatella” di Pintauro, della pizza intitolata alla Regina Margherita , verso il Palazzo Reale e Piazza del Plebiscito, continuando a riflettere insieme sulla interessante trasposizione teatrale della mattinata.