di Giovanni Forgione –
Una splendida giornata di sole ha accompagnato più di 200 studenti del Telesi@, il 19 dicembre 2015, sulle alture di Solopaca. Le mete prescelte sono state due: la prima, il Santuario della Madonna del Roseto, su di un percorso di 8 Km e la seconda, la sommità del Pizzo del Piano, con tragitto di 14 Km. Gli studenti aderenti hanno scelto con qualche giorno di anticipo il percorso a loro più congeniale, in modo da permettere ai docenti accompagnatori di dividerli in gruppi. La tradizione che vede tanti Solopachesi devoti alla Madonna del Roseto è stata illustrata ai partecipanti dallo storico Salvatore D’Onofrio “in diretta” dai microfoni della Chiesa. L’accoglienza al Santuario è stata a cura del sig. Volfango Martino Ciaudelli del Comitato Madonna del Roseto; a lui e al comitato va il ringraziamento dell’Istituto Telesi@. In calce a questo articolo si possono approfondire aspetti storico-culturali relativi a questo evento. Da ringraziare l’assistenza tecnica del “maestro” Luigi Tagliaferri che ha tracciato i percorsi una settimana prima e che ci ha guidato nei necessari sopralluoghi preliminari. Indispensabile anche l’apporto dell’appassionato Maurizio Volpe della Comunità Montana del Taburno che ci ha seguito nei punti “nevralgici” del tracciato e sul percorso lungo, su Pizzo del Piano, ha aiutato i ritardatari ad avviarsi verso la discesa del ritorno. Nella prima parte del percorso abbiamo incontrato in discesa libera una squadra di ciclisti con le loro Mountain Bikes speciali del costo di circa 2800 euro l’una! La loro società sportiva ha sede a Dugenta. Tra i docenti accompagnatori gli immancabili Caramate, Pilato e Tretola (Scienze Motorie), Sanzari (Spagnolo) e Campagnano (Matematica). I due percorsi, breve al Roseto e lungo a Pizzo del Piano hanno “elevato” le anime degli studenti in due modi diversi. Al Santuario si sono vissute le stesse emozioni dei fedeli che accompagnano la Madonna mentre ai 1000 mslm di Pizzo del Piano le emozioni sono state più di pace e tranquillità nel vedere il mondo dall’alto. La stanchezza relativa alle due scalate è stata ripagata con gli interessi dalle viste panoramiche e dall’allegria che nelle esperienze di gruppo è stata davvero contagiosa.
A seguire, notizie tratte da: https://lascuolainforma.wordpress.com/2014/05/23/solopaca-storia-leggende-e-tradizioni/
FESTA DELLA MADONNA DEL ROSETO di Simona Di Gioia
Il Santuario della Madonna del Roseto, in origine Badia benedettina, è una struttura religiosa situata nel Comune di Solopaca che venne costruita intorno al XII secolo. Ogni anno il primo lunedì di giugno la tradizione di Solopaca prevede la discesa della Madonna del Roseto dal Santuario verso la chiesa del S.S. Corpo di Cristo, al centro di Solopaca, dove resta custodita e a disposizione dei fedeli durante tutto il periodo estivo. La manifestazione religiosa in montagna inizia con il suono delle campane, con le celebrazioni liturgiche e poi con il tradizionale gioco di fuochi pirotecnici dedicati alla Madonna; successivamente la statua della Madonna viene portata in processione lungo il tradizionale percorso che va da Santuario alla chiesa del S.S. Corpo di Cristo. Il primo settembre viene poi riportata al Santuario, dove rimane fino all’anno successivo.
SOLOPACA TRA MITO E STORIA di Nikolas Cerulo
La mitologia solopachese ha inizio nella lontana epoca romana, quando i Romani occuparono la valle telesina e i Sanniti la attaccarono: si diceva infatti che essi erano accompagnati da donne con poteri soprannaturali chiamate ”janare”. Le janare, ovvero le streghe, come si narra, spaventarono i Romani e li fecero attaccare dai Sanniti mentre dormivano. Molti sono i miti sulle streghe di Benevento, uno di questi è quello secondo il quale le streghe pare si incontrassero il sabato con il diavolo, sotto il noce Benevento, per mangiare e fare riti satanici. Si dice anche che loro uscissero solo dopo la mezzanotte e che non potessero mangiare fino al sabato.
LA STORIA DI SOLOPACA di Antonio Di Massa
Secondo le testimonianze degli storici, il territorio di Solopaca fu abitato sin dall’epoca preistorica, ma le tracce piu evidenti sono quelle del periodo romano e di quello medievale. Durante la dominazione dei Normanni Solopaca fece parte prima della Contea di Aversa e poi di quella di Caserta: a questo periodo risale la costruzione del Castello di San Martino. Il terremoto del 1349 provocò la fuoriuscita delle acque sulfuree e gli abitanti della valle telesina sopravvissuti si trasferirono nei villaggi adiacenti. Oltrepassato il fiume Calore, poi, fondarono Terranova, nella zona dell’attuale cimitero.
In epoca moderna, tra il XVII e XVIII secolo, molte furono le rivolte antispagnole, la più importante delle quali fu “La congiura di Macchia” (1701), un’insurrezione popolare filo-Asburgica e antifeudale.
Nel 1806 fu abolito il sistema feudale e Solopaca passò al Regno di Napoli come capoluogo di Circondario.
Continuò a far parte della cosiddetta “terra del lavoro” della provincia di Caserta fino al 1861, ovvero fino all’Unità d’Italia, quando entrò a far parte della nuova provincia di Benevento.