di Elvira Trebisondi 3ªL1 –
Nuova esperienza per gli studenti del Telesi@ ad Expo 2015: questa volta tocca al Linguistico! Infatti, nei giorni 25, 26, 27 e 28 Maggio 2015 noi studenti delle classi prime, terza e quarta siamo stati i protagonisti di una lezione sul campo avente come meta principale certamente l’Expo, ma abbiamo avuto anche la possibilità di visitare brevemente Bologna, Milano e, di ritorno a casa, Orvieto. Tutte le tappe sono state motivo di entusiasmo ed interesse da parte di noi studenti, ma indubbiamente ciò che davvero ci ha lasciato senza parole è stato l’Expo. Expo Milano 2015 è l’Esposizione Universale che l’Italia ospita dal primo maggio al 31 ottobre 2015 ed è il più grande evento mai realizzato sull’alimentazione e la nutrizione. Per sei mesi Milano diventerà una vetrina mondiale in cui i Paesi mostreranno il meglio delle proprie tecnologie per dare una risposta concreta a un’esigenza vitale: riuscire a garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri. Tanti i Paesi partecipanti all’esposizione, che partendo dalla propria cultura, hanno il compito di dare suggerimenti su ciò che è l’alimentazione, attraverso proprie strategie, dalle più tecnologiche alle più semplici. Da apprezzare il fatto che ogni Paese, anche il più piccolo e povero, si è dato da fare per sbalordire i visitatori; dai viaggi tridimensionali dell’Indonesia ad una sorta di “Just Dance” dei balli tradizionali dell’Estonia. Avendo una sola giornata a disposizione per la visita dell’Expo, ognuno di noi ha deciso di fare una cernita di padiglioni e di raccontare poi la propria esperienza agli altri compagni e docenti. Il modo più gettonato di fare questa cernita è stato quello di visitare i padiglioni dei Paesi più piccoli e meno conosciuti, in modo da ampliare sempre più le proprie conoscenze. Tra i più apprezzati troviamo il padiglione del Brasile, il cui ingresso è costituito da una rete interattiva che collega tre piani. Camminando sulla rete sospesa, i visitatori interagiscono con l’ambiente circostante: dei sensori, infatti, rilevano i movimenti trasferendo impulsi che modificano il suono e la luce circostante. Ogni padiglione offre ai visitatori, oltre alle informazioni relative al tema principale dell’esposizione, una vasta gamma di attrazioni che approfondiscono in modo suggestivo l’argomento. In particolare negli Emirati Arabi Uniti, attraverso rampe dalle forme sinuose, che simboleggiano le dune, si entra nel cuore del padiglione, dove è proiettato il filmato “Family Tree”. Verso la fine del cortometraggio, i visitatori sono condotti in uno spazio teatrale interattivo, nel quale sono coinvolti per portare a termine la storia in modo davvero particolare. In Cina ed Angola, poi, spazio alle danze ed in Russia lezione di Chimica attraverso una tavola periodica gigantesca! Tornando in patria, il simbolo del padiglione dell’Italia, e di tutto Expo 2015,è l’Albero della Vita. Con i suoi 37 metri di altezza e con una grande struttura in legno e acciaio, esso si erge al centro di Lake Arena, il maggiore spazio open air dell’area. L’opera, realizzata dal Consorzio “Orgoglio Brescia”, è situata al termine di una delle principali vie d’accesso al sito; l’opera è ispirata allo stile rinascimentale michelangiolesco. L’Albero della Vita non è solo tradizione e simbologia religiosa: è anche il segno di uno slancio rivolto al futuro, all’innovazione e alla tecnologia. La struttura nasce fin dall’inizio come icona interattiva destinata a catturare l’immaginario del visitatore e creare una rete di connessioni tra i vari padiglioni di Expo 2015. Ad animarla sono una serie di effetti speciali realizzati con le più avanzate tecnologie di spettacolo.
Camminare tra suoni, odori e colori di tutto il mondo è stata certamente un’esperienza fantastica che consigliamo a tutti di fare almeno una volta. Ora la voglia di visitare ogni singolo Paese che abbiamo potuto conoscere attraverso i padiglioni è davvero tanta! Quest’avventura, inoltre, ci ha permesso di capire che il nostro Paese, al di là di tutto, è in grado di fare grandi cose e ne siamo fieri.