Mercoledì 18 marzo abbiamo avuto l’opportunità di incontrare Antonio Scurati l’autore del libro “Il padre infedele”, letto e approfondito nelle settimane precedenti. Questa esperienza ha cambiato il nostro approccio con il romanzo, di cui in una prima lettura non avevamo colto a pieno tutte le sfumature. L’incontro con l’autore è stato uno spunto di riflessioni non solo per noi, ma anche per l’autore stesso,il quale, attraverso le nostre considerazioni e le nostre domande, ha focalizzato la lettura del suo romanzo da punti di vista diversi,scoprendo aspetti che lui stesso non aveva colto. E’ questa la letteratura,ogni lettore trasferisce e riporta in un testo il proprio vissuto e la propria interiorità.
In questo romanzo sono descritti episodi immaginari o reali riguardanti la sfera emotiva e talvolta sessuale del protagonista Glauco, scaturiti da una crisi del rapporto coniugale dopo la nascita della figlia Anita. Queste tematiche vengono affrontate in modo estremamente realistico e diretto,ma non mancano passi di vera estrema delicatezza e passi emotivamente coinvolgenti. Esso è infatti diretto principalmente “ai nuovi padri che,disarmati, stanno imparando la tenerezza delle culle.
Scurati ha messo in risalto la figura dell’uomo nella società odierna e il suo cambiamento con l’avvento della paternità. Abbiamo compreso quanto l’esperienza dell’autore abbia influenzato la stesura del romanzo e come questo abbia preso forma nella sua mente, stimolata anche dai paradossi della società milanese.
Il personaggio di Glauco,oscuro e misterioso, che potrebbe avere qualche eco mitologico,rappresenta sicuramente un modo nuovo di interpretare la paternità.
Il romanzo ha aperto spiragli di riflessioni e di emozioni del rapporto padre-figlio,spesso banalizzato dalla quotidianità.
Classe 3ªS1
[wzslider autoplay=”true”]