di Ilenia Ferri –
Il giorno 31/01/2015, presso il Cinema Modernissimo di Telese Terme, si è svolta l’Assemblea d’Istituto nella quale sono convenuti gli studenti di tutte le sedi. La riunione, presieduta dagli studenti rappresentanti del Consiglio di Istituto, ha visto la partecipazione della Dirigente scolastica, Domenica Di Sorbo, del dott. Antonio Romano, della prof.ssa Anna Iadevaia, referenti del gruppo FRATES di Telese Terme, e del prof. Felice Casucci dell’Università degli Studi del Sannio. I responsabili del Gruppo Frates, Associazione di volontariato, hanno presentato un video esplicativo dell’importanza della donazione. Donare sangue volontariamente e con consapevolezza permette di concretizzare la propria disponibilità verso gli altri, ma anche verso se stessi, poiché così facendo si alimenta un patrimonio collettivo di cui ciascuno può usufruire al momento del bisogno. In Italia attualmente non è stato raggiunto l’obiettivo dell’autosufficienza nazionale: esistono profondi squilibri tra le diverse regioni del nostro Paese, per cui il divario fra la raccolta ed il reale bisogno non trova compensazione creando uno stato di emergenza e di carenza continuo. Per sanare questo divario, l’unica strada percorribile è quella di educare alla donazione volontaria e periodica del sangue e dei suoi emocomponenti. Particolarmente coinvolgente è stato l’intervento del prof. Felice Casucci, che ha indotto una profonda riflessione sul tema della Shoah, attualizzandolo alla luce dei recenti avvenimenti che hanno coinvolto il periodico satirico francese Charlie Hebdo. L’obiettivo, per non dimenticare quanto accaduto, è aprire una riflessione su avvenimenti che, seppur relegati a ricordi in bianco e nero, tornano di profonda attualità. Sono intollerabili le gesta di chi, nella falsa convinzione di agire in nome di un Dio o di una razza eletta, umilia i suoi simili privandoli della dignità, della libertà e della vita. La manifestazione per tutti i presenti si è rivelata una giornata intensa, ricca di emozioni forti, generando in tutti la convinzione che, ieri come oggi, quando la malvagità prevarica la ragione, l’uomo diventa il più temibile carnefice di se stesso.
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