di Mariassunta Fanfulla – 1ª T1 –
Nel percorso di scienze naturali abbiamo affrontato l’argomento riguardanti le acque continentali, quali fiumi e laghi. La nostra attenzione, naturalmente, si è rivolta al piccolo specchio d’acqua che padroneggia la Valle Telesina, situato ai confini tra Telese Terme e Solopaca e che oggi è diventato il simbolo della nostra cittadina. Ma quali sono le sue origini?
Dalle testimonianze raccolte si potrebbe pensare che questo lago sia di origine vulcanica:la bocca di un cratere estinto riempito dalle acque meteoriche. Niente di più falso ! E’ infatti risaputo che quest’area della Campania è soggetta a rarissimi fenomeni vulcanici. L’origine di questo lago, quindi, la si può scoprire osservando i terreni e le rocce che costituiscono il territorio su cui nasce Telese. Buona parte del centro abitato poggia sul travertino, roccia che si è formata dalla precipitazione del carbonato di calcio(di cui le acque del Grassano sono estremamente ricche), materiale che, se attraversato dalle acque può disciogliersi creando cavità.
Il processo che ha dato origine al lago è stato proprio questo. Il terreno roccioso eroso dal basso verso l’alto, ha originato una volta di terreno molto sottile che crollando, in seguito al terremoto del 1349,ha creato una ‘dolina da crollo’. La cavità quindi, possiamo dire che è stata generata dal carsismo,fenomeno molto diffuso a Telese. Successivamente il fondo e le pareti di questa cavità sono state ricoperte da terreni impermeabili. Infine l’acqua si è riversata in questa ed ha dato origine al lago. Possiamo trovare narrata la sua storia anche lungo le sue sponde: in alcuni punti è possibile vedere il travertino affiorare, laddove addirittura sono state riconosciute impronte di foglie, vegetali e piccole lumache intrappolate e ricoperte dal calcare.
Questo piccolo specchio d’acqua ha un perimetro di circa 108 metri e una profondità che presumibilmente, si aggira tra i 20 e i 25 metri; con una forma detta a paiolo è alimentato dal fiume Grassano e dal fiume Calore. La profondità massima raggiunta dai ricercatori è stata di 12 metri dove è stata rilevata una temperatura dell’acqua di 10 gradi centigradi di contrasto con i 19 gradi superficiali. Non si hanno notizie precise riguardo il fondale perché con l’aumentare della profondità l’acqua diventa sempre più torbida e la luce sempre più debole.
Il fondale di questo lago,quindi nasconde ancora piccoli segreti che speriamo di svelare presto.
Purtroppo, oggi il lago non si trova in ottime condizioni, infatti sono presenti fenomeni di dissesto sul perimetro del bacino, come crolli. Questo è dimostrato dall’inclinazione degli alberi che nascono accanto alla riva.