La fattoria sociale “Melagrana”, luogo d’incontro delle diversità ma anche di formazione e informazione, è stata lo scenario di due particolari giornate all’insegna del confronto.
L’8 e il 9 maggio le classi 3ªSA1, 4ªSA2, 5ªSA1, 5ªSA2 e 5ªSA3 dell’istituto Telesi@, indirizzo scienze applicate, hanno avuto l’occasione di trascorrere una giornata nella comunità di Dugenta per partecipare ad un incontro con alcuni detenuti del carcere di Arienzo.
Arrivati a destinazione siamo stati accolti dagli operatori sociali e dai ragazzi della comunità, che hanno dato libero spazio alle nostre opinioni in un amichevole confronto, inducendoci così ad esporre eventuali preoccupazioni o aspettative riguardo al vicino incontro con i carcerati, colmando in questo modo l’attesa.
All’arrivo dei detenuti siamo rimasti sorpresi da quanto questi ultimi avessero tutto l’aspetto di persone ordinarie. Dopo l’iniziale momento di distacco e tensione e l’incitamento della psicologa accompagnatrice, i carcerati hanno dato voce ai loro racconti, dai quali è emerso quanta differenza ci sia tra ascoltare passivamente un racconto e “viverlo” direttamente attraverso le parole di coloro che lo hanno vissuto personalmente.
Il primo a parlare è stato un giovane rapinatore che ha in breve raccontato la sua storia e i motivi che lo hanno spinto a fare determinate scelte. Grazie al suo racconto abbiamo realizzato che spesso alla matrice di un crimine non c’è una “mente criminale” ma semplice disinformazione e attrazione per una realtà sconosciuta, per una vita “spericolata” all’insegna dell’illegalità.
Abbiamo poi vissuto l’esperienza di pranzare insieme ai detenuti, un momento di convivialità che ci ha suscitato un’intensa sensazione, dovuta proprio all’unicità dell’esperienza che stavamo vivendo.
Inoltre, grazie alle descrizioni del più anziano dei carcerati, che ha vissuto dall’interno l’intera evoluzione dei penitenziari, avvenuta negli ultimi decenni abbiamo avuto la possibilità di approfondire la realtà del carcere, spesso nascosta o ignorata.
Questo confronto, queste persone, che hanno raccontato il loro primo contatto con il mondo esterno, dopo lunghi periodi di reclusione, come un’esperienza quasi metafisica ci hanno ricordato quanto le “piccole” libertà siano importanti, ed è proprio la privazione di queste ultime, per quanto meritata, a rendere diverse le vite di un normale cittadino e di un recluso.
Questa giornata ci ha reso più informati, più consapevoli, più umani …
per saperne di più :
Progetto Legalità: Melagrana, Casa Circondariale di Arienzo e IIS Telesia