di Angelo Cutillo e Fabio Leone –
“La vita è una danza nel cratere di un vulcano: erutterà, ma non sappiamo quando” (Yukio Mishima)
Il giorno 3 maggio 2019 noi ragazzi della classe 2ªC1, insieme agli studenti della 2ªC2, ci siamo recati a Napoli per un’uscita didattica, come completamento del La.Pro.Di. di geomorfologia del territorio realizzato in classe.
La nostra avventura è cominciata sul Vesuvio, dove abbiamo avuto la possibilità di arrivare fino in cima con diverse difficoltà dal punto di vista della morfologia del territorio, essendo la salita piuttosto ripida. Abbiamo percorso 3 Km tra salita e discesa, ma ne è valsa la pena. Arrivati sul cratere una guida vulcanologica, che ci stava aspettando, ci ha illustrato la storia del Vesuvio e la sua attuale attività attraverso la fuoriuscita di gas di vapore acqueo che fuoriescono da alcune rocce.
Ci ha colpito particolarmente la notizia che il primo osservatorio vulcanologico al mondo è stato costruito dai Borboni nel 1841 ai piedi del Vulcano. L’ultima eruzione del Vesuvio è avvenuta nel 1944, quindi si trova in stato quiescente da ben 75 anni.
Dopo l’escursione al Vesuvio la nostra esperienza è proseguita con la visita della Forra del Titerno al confine tra Cerreto Sannita e Cusano Mutri. Abbiamo percorso una stradina antecedente alla galleria di Monte Cigno. Successivamente abbiamo seguito il sentiero per arrivare all’alveo del fiume, dove, tra schizzi e risate, abbiamo osservato la Forra.
Questa attività ha contribuito in maniera positiva all’approfondimento delle nostre conoscenze geomorfologiche del territorio in cui viviamo. Diverse volte nel nostro percorso di studi abbiamo avuto modo di visitare posti a noi sconosciuti nonostante ci siano vicini, di riscoprire la bellezza della natura e apprezzare il fascino dei nostri paesaggi.
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