Il giorno 14 novembre, presso la sede del Liceo Economico Sociale dell’ IIS Telesi@, gli studenti del LES hanno incontrato l’Arma dei Carabinieri nell’ambito della campagna volta a coltivare la “cultura della legalità”. L’incontro, che ha visto la partecipazione del Colonnello Alessandro Puel, Comandante provinciale dei carabinieri, e del Maresciallo Zanfardino della Stazione di Solopaca, è stato spunto interessante di riflessione su problematiche di grande rilievo: dal Bullismo alla Mafia, dal traffico di droghe al femminicidio. Il tema della legalità, particolarmente delicato in sé, lo diventa ancora di più quando viene affrontato in un contesto formato da adolescenti che vivono un momento particolarmente delicato della loro vita: quello dell’adattamento alla società e alle regole degli adulti. L’adolescenza è una fase confusa e piena di contraddizioni: si cerca l’appoggio del gruppo dei pari, ma al tempo stesso si vuole manifestare la propria originalità contro l’omologazione imposta dal gruppo; si alternano momenti di isolamento a momenti in cui si tende ad instaurare il maggior numero possibile di relazioni d’amicizia per potersi muovere nel mondo con sicurezza. E’ la fase in cui si mette in discussione il proprio io, ma anche il contesto sociale di riferimento. E allora la scuola riveste un ruolo centrale nella diffusione tra i giovani della cultura della legalità e del valore della convivenza civile. La scuola, ha giustamente evidenziato il relatore, è la prima Istituzione con cui l’individuo si confronta nel suo percorso di crescita; le prime “leggi” che vengono fatte rispettare ad un ragazzo sono proprio quelle legate alla disciplina scolastica, così come il primo volto che lo Stato assume è quello degli insegnanti. Ecco perché la scuola è il contesto adatto per affrontare il tema della sensibilizzazione alla legalità e al comportamento civile ed etico. E’ il contesto in cui si costruisce “la cultura che rende liberi”: quella conoscenza e quella consapevolezza che rendono gli studenti capaci di scegliere e di assumere le proprie responsabilità nella vita personale. La passione del Colonnello ha coinvolto ogni studente che ha trovato risposte alle proprie curiosità, incertezze e dubbi.
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