di Aurora Del Vecchio 3ªC1 –
Il giorno 26 Maggio 2018, noi ragazzi della classe 3ªC1 dell’IIS Telesi@ ci siamo recati presso la sala convegni di Palazzo Paolo V in Corso Garibaldi, per partecipare al convegno “Graffiti pompeiani. Storie straordinarie di gente comune”, organizzato dal liceo classico “Pietro Giannone” di Benevento.
Nella prima parte del convegno i nostri coetanei del Giannone hanno presentato gli elaborati da loro prodotti in seguito alla partecipazione ad un corso di epigrafia tenuto dalla loro professoressa. I ragazzi ci hanno introdotto l’argomento utilizzando immagini varie di iscrizioni su pietra sorprendendoci con traduzioni degli scritti molto chiare ed esplicative.
In seguito due relatori ci hanno illustrato l’argomento: il prof. Heikki Solin, Professore di Filologia Classica dell’Università di Helsinki, e Antonio Varone, Direttore degli Scavi Archeologici di Pompei; ci hanno mostrato numerose foto di iscrizioni parietali graffite e dipinte che, insieme con le pitture, hanno reso famose le pareti degli edifici pompeiani. Queste risalgono a più di due millenni fa, e si sono conservate grazie alla cenere e i lapilli in seguito all’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.
Ci spiega Antonio Varrone che esse, tracciate sull’intonaco degli edifici, hanno la particolarità unica di darci un quadro assolutamente non costruito, ma spontaneo e reale della vita di duemila anni fa nella città vesuviana.
A differenza delle più comuni iscrizioni lapidarie, le espressioni parietarie si presentano esse stesse nella mente di chi le tracciava come un fenomeno di episodica durata.
Antonio Varrone inoltre afferma che le iscrizioni dipinte si riferiscono principalmente al tema politico, mentre i graffiti hanno un contenuto più vario ed immaginabile, spaziando dalla semplice poesia d’amore alla caricatura.