di Raffaele Ferrigni 1ªSA1 –
Il giorno 28 maggio 2018, noi studenti delle classi 1ª SA1 e 1ª SA2 del Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate, ci siamo recati in visita a Sperlonga, un paese in provincia di Latina situato sulle coste del Lazio meridionale. Ad aspettarci, una preparatissima guida che, in maniera brillante ed esaustiva, ci ha fornito informazioni utili a calarci in un luogo ricco di storia, sospeso tra realtà e immaginazione. Curiosi di scoprire i luoghi che testimoniano la grandezza dell’Impero Romano, dopo aver percorso un sentiero in discesa interrotto da piccoli dossi, abbiamo raggiunto i resti archeologici della Villa di Tiberio. La residenza imperiale si sviluppava per oltre trecento metri di lunghezza lungo la spiaggia orientale e comprendeva i quartieri di servizio e quelli propriamente abitativi, un impianto termale e dei manufatti per le riserve d’acqua: infatti in epoca augustea, in occasione di una grande ristrutturazione, la cavità accolse una piscina circolare collegata ad altre esterne di forme diverse. Tiberio utilizzò la residenza fino al 26 d.C., fino a quando una frana che mise in pericolo la sua vita lo costrinse a trasferirsi sull’isola di Capri. Successivamente abbiamo visitato la Grotta di Tiberio, nei pressi della Villa, accessibile grazie ad un sentiero molto stretto che affaccia su due fronti: da una parte le piscine, dall’altra il Mar Tirreno. Da un cancelletto abbiamo potuto percorrere un secondo sentiero delle stesse dimensioni, dal quale siamo arrivati alla Grotta.
All’interno di questa, alzando gli occhi verso l’alto, siamo stati attratti dalla presenza di stalattiti che sembravano sciogliersi lasciando cadere in maniera cadenzata delle goccioline d’acqua.
Attraversando il percorso che ci ha condotti al Museo Archeologico Nazionale, annesso all’area della Villa, abbiamo potuto godere di una passeggiata nell’incantevole giardino e della vista sugli scavi dall’alto, da cui abbiamo anche ammirato il mare che bagna la costa. Il Museo, realizzato agli inizi degli anni Sessanta, ospita dei pregevoli reperti scultorei, ad esempio i celebri gruppi marmorei in cui sono stati finora identificati quattro episodi dell’epos omerico: l’assalto di Scilla alla nave di Ulisse, l’accecamento del ciclope Polifemo, il ratto del Palladio e Ulisse che solleva il cadavere di Achille. Dunque, una vera “Odissea” di marmo che costituisce una delle testimonianze più affascinanti per la conoscenza del mito di Ulisse nell’arte antica.
L’ultimo luogo visitato rappresenta un ulteriore elemento caratteristico di Sperlonga: la Torre Truglia che, insieme alle altre tre Torri, è stata costruita nel Medioevo per difendersi dai Saraceni. La Torre, edificata nel 1532 su una precedente torre romana, si trova sulla punta del promontorio su cui sorge il paese ed è stata più volte restaurata. Inoltre, è stata per diversi decenni la sede della Guardia di Finanza.
Stanchi e felici di aver trascorso una giornata all’insegna della cultura e della spensieratezza, abbiamo portato a casa un’esperienza di vita oltre i banchi di scuola.