a cura della 1ª C2 –
La classe 1ª C2 dell’istituto Telesi@, il giorno 8 Marzo ha vissuto la sua prima, piccola “Odissea”, un viaggio nella mitologia e nella civiltà greca, insospettabilmente a pochi chilometri da casa. Ad attendere i novelli “Ulisse” non c’erano, certo, delle imbarcazioni, ma un pullman… e la giornata ha avuto inizio. La meta della nostra prima uscita sul campo è stata il Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino, sito in Montesarchio. All’interno del museo è allestita la mostra”Rosso Immaginario: racconto dei vasi di Caudium”, ambientata nelle celle del carcere borbonico del Castello di Montesarchio. L’allestimento propone la narrazione di storie, miti ed eroi attraverso immagini dipinte sui crateri di produzione greca e italiota. Le scene dipinte costituiscono il punto di partenza nello svolgimento di racconti mitologici: la cacciata dall’Olimpo di Efesto,il dolore di Elettra sulla tomba del padre Agamennone, la partenza di Trittolemo sul carro alato per donare il grano all’umanità e molti altri…
Ogni cratere ha forme e dimensioni diverse. La forma dei vasi è data dalle diverse parti di cui esse sono costituiti: collo,labbro,orlo,anse,piede. Tutte queste parti erano lavorate separatamente per essere poi unite attraverso argilla semifluida. Su ogni cratere la rappresentazione di un mito è evidenziata con immagini animate.
Il pezzo forte della collezione è il cratere rinvenuto nelle campagne di “Saticula”,l’odierna Sant’Agata De Goti,che racconta la storia di Europa. La bellissima principessa dell’Asia Minore un giorno, mentre giocava in spiaggia con le sue compagne,venne rapita dal padre di tutti gli dei:Zeus. Questo le si presentò nella forma di un toro bianco ed ella, affascinata,salì sulla sua groppa. All’improvviso Zeus iniziò a correre attraversando il mare e giungendo sull’isola di Creta,dove le si rivelò e la fece sua.
Uno degli argomenti che più volte è stato trattato nel corso della mostra è il “Simposio”, il cui termine deriva dal greco “Συμπόσιον”, “bere insieme”. Il simposio, di destinazione aristocratica, era un momento di festa nel quale i Greci e, poi, i Romani, bevevano il vino, dono del dio Dioniso, diluito con acqua. Lo svolgimento del banchetto era favorito dal consumo della bevanda ed,inoltre, era ritenuto un momento molto importante nella vita sociale, soprattutto, presso i Greci. Il simposio era il luogo nel quale, oltre ai pasti, si condividevano anche opinioni riguardanti qualsiasi argomento; i temi privilegiati erano l’amore e le idee politiche.
La visita al Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino è stata una lezione molto interessante e pratica, che ha permesso a noi studenti di trasformare in competenze le conoscenze apprese a scuola.
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