di Teresa Belli, Alessandro Garofano, Lucrezia Lombardo, Elia Pacelli, Valentina Natillo –
Si è svolto in data 02/02/2017, presso la sede Confindustria Benevento, un incontro formativo sul progetto di alternanza scuola-lavoro “Latuaideadimpresa” che ha visto la partecipazione di un gruppo di studenti del Liceo Economico Sociale dell’IIS Telesi@. Oggetto di discussione “Il Business Plan”, strumento utile sia alle Start Up che alle aziende già a regime, orientato a reperire finanziamenti per realizzare nuove imprese oppure per sviluppare idee e progetti in aziende già avviate (ad es. lanciare un nuovo prodotto o una variante di un prodotto già esistente). In sintesi è uno strumento del processo decisionale con il quale l’imprenditore vuole analizzare il contesto, la concorrenza, il rendimento del proprio investimento. Tutto ciò con un duplice obiettivo:
- arricchire chi lo realizza
- convincere e letteralmente conquistare un eventuale lettore/valutatore.
Solitamente un Business Plan è costituito da una parte descrittiva ed una quantitativa, più numerica.
La prima parte è dedicata a prendere in esame le «famose» 5 forze di Porter (Concorrenti del settore-Fornitori-Clienti-Prodotti sostitutivi-Potenziali Entranti) che sono finalizzate a descrivere la propria strategia competitiva, considerando i fabbisogni che si intendono soddisfare. La parte qualitativa termina con l’analisi SWOT. Si tratta di un modo, anche grafico, per sintetizzare quanto già descritto, mettendo in evidenza i punti di forza, i punti di debolezza, le opportunità e le minacce della propria idea o impresa. Non tutte le parti di un Business Plan hanno la stessa importanza ovvero, ci sono elementi fondamentali, altri importanti e altri come è stato detto “NICE TO HAVE”, ovvero elementi che, se presenti o ben approfonditi, possono aggiungere valore, ma che non sono fondamentali per capire la bontà o meno di un’idea. Gli aspetti fondamentali sono quelli legati alla strategia competitiva, ovvero i bisogni da soddisfare, il problema che si vuole risolvere, come farlo meglio di eventuali concorrenti, chi saranno i possibili clienti, i punti di forza/debolezza dell’ idea e tutto quello che potrà permettere al lettore di capire il suo valore. Le Parti importanti sono quelle relative alla sostenibilità ambientale ed etica dell’idea e la gestione delle risorse umane. E’ importante, inoltre, capire se sono previsti investimenti iniziali e il tipo di copertura finanziaria.
Al termine dell’interessante lezione, gli esperti hanno consigliato agli studenti presenti di considerare, per le start up che intendono creare, strutture organizzative semplici basate su poche figure, magari concentrate anche in poche persone. La stessa considerazione vale per la struttura societaria che, inizialmente, può essere semplice. L’aspetto fondamentale da curare sarà la sintesi iniziale, quella che nel Business Plan è indicata come «Executive summary» e che dovrà contenere le informazioni più importanti dell’ idea per catturare l’attenzione del valutatore.
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