di Calderoni Nicole e Di Lunardo Federica –
Un’enorme varietà di geni, specie ed ecosistemi: questo è uno dei temi principali presenti ad EXPO, un’enorme Esposizione Universale dove si sono incontrate le tradizioni, le specialità ed i popoli di numerosissimi paesi.
La biodiversità è un patrimonio universale inestimabile, frutto di tre miliardi e mezzo di anni di evoluzione. Ogni padiglione evidenzia questo tema in modo diverso dimostrando che la biodiversità è costituita da elementi tutti uniti fra loro ed indispensabili.
Il padiglione zero propone un racconto che parte dalle prime produzioni agricole dell’uomo fino a quelle attuali, il tutto incentrato sul discorso dell’alimentazione. In questo padiglione viene presentata la Terra come origine primaria e della produzione alimentare: fonte di cibo, riparo e benessere. Lungo il percorso di collegamento fra i vari padiglioni vengono proposte al visitatore le diverse specie di vegetazione; infatti le piante sono la base di tutte le catene alimentari e costituiscono la fonte primaria del sostentamento umano.
Proseguendo nel nostro percorso abbiamo visitato il padiglione American Food 2.0 dove gli Stati Uniti hanno rappresentato il tema della biodiversità attraverso un tipo di coltivazione particolare sui tetti. L’edificio rappresenta un’esperienza su più livelli, vibrante di attività da cima a fondo. Comprende anche una vera e propria fattoria costruita su pannelli verticali i cui prodotti sono raccolti ogni giorno. Nel Padiglione USA si promuove un dialogo costante tra natura e scienza, con l’idea che non sono due estremi opposti, ma piuttosto parti di un sistema cooperativo.
Anche il Brasile rappresenta il tema della biodiversità infatti è tra i più grandi produttori agricoli del mondo. Il cuore pulsante del Padiglione del Brasile è una rete interattiva che collega i tre piani. Camminando sulla rete sospesa, i visitatori interagiscono con l’ambiente circostante: dei sensori, infatti, rilevano i movimenti trasferendo impulsi che modificano il suono e la luce circostante. La visita inizia da un’area aperta (Green Gallery), con ortaggi, piante, fiori e frutta accompagnati da tavoli interattivi, che offrono giochi e informazioni sulle etnie del Brasile.
Immerso tra il verde della natura é situato il padiglione dell’Azerbaijan il cui tema é la protezione dei cibi biologici e della biodiversità per le generazioni future. Il percorso si snoda attraverso tre sfere di vetro su più livelli che rappresentano tre diverse biosfere. La prima è dei paesaggi, la seconda è quella delle nove zone climatiche azerbaigiane, la terza è quella delle culture tradizionali e dell’innovazione.Sui tre livelli, collegati da scale mobili, vengono mostrate le risorse naturali, agricole e produttive del Paese. Al centro, delle lamelle di legno rappresentano la sagoma di un albero di melograno rovesciato. Inoltre in questo padiglione sono presenti sei aiuole colorate che permettono un’esperienza immersiva nella ricchezza di paesaggi, flora e fauna. Il paese è uno dei 25 hotspot di biodiversità e ospita 9 delle 11 aree climatiche presenti nel mondo.
Anche l’Italia ha dato il suo contributo al tema della biodiversità, infatti al termine del percorso viene mostrata la biodiversità con un orto ricco di diverse coltivazioni. Infatti l’Italia é uno scrigno di biodiversità perché dalle Alpi alla Sicilia presenta una gamma straordinaria di climi, ecosistemi e paesaggi. La geografia della penisola, ponte naturale tra nord e sud, fra est e ovest, ne fa una naturale terra di passaggi, di isolamenti e mescolamenti. La cucina italiana e la dieta mediterranea nascono da questa diversità biologica e culturale. I grandi viaggi delle piante mostrano come il mondo abbia nutrito l’Italia e l’Italia abbia nutrito il mondo. Il Padiglione Italia mette in mostra le eccellenze italiane: la cultura e le tradizioni nazionali legate al cibo e all’alimentazione, caratterizzate dall’alta qualità delle materie prime e dei prodotti finali. Il Padiglione Italia si compone del Palazzo Italia, dei quattro edifici sul Cardo e della Lake Arena, per un totale di 14.000 metri quadri.
Questo straordinario intreccio di diversità biologiche ha arricchito notevolmente le conoscenze di tutti gli alunni della 2ªC1 in campo scientifico e alimentare.