Giornata di pausa per il gruppo di corsisti del POR “Il confronto con l’Europa”.
Le attività di stage si interrompono generalmente il martedì e il sabato in corrispondenza con le giornate di chiusura del Avonturenpark, il parco dei divertimenti presso il quale gli studenti dell’indirizzo professionale del Telesi@ stanno vivendo la loro esperienza formativa di manutenzione delle attrattive. Nei giorni recenti sul giornale regionale Tubantia e’ apparso un articolo in olandese che riassume la specialità del progetto, attraverso la sintesi di un’intervista fatta ai ragazzi protagonisti.
L’ultima interruzione ha avuto come meta, dopo le precedenti di Amsterdam e Rotterdam, la città di L’Aia, comunemente nota agli Olandesi come Den Haag. Nella città hanno sede le maggiori istituzioni governative del paese, senza escludere una residenza per i reali e un museo con un’attrattiva famosa e affascinante (poco meno della nostra amata “Gioconda” al Louvre di Parigi!): “La ragazza con l’orecchino di perla” del pittore olandese del ‘600, Vermeer.
Il celebre quadro negli anni recenti è stato protagonista di un romanzo di successo, da cui ne è derivato un film di pari rilievo.
L’ingresso in città è stato incorniciato da uno scrosciante acquazzone ma poco dopo è ritornato un bel sole, lo stesso che nella prima mattinata aveva illuminato l’incredibile spettacolo colorato delle coltivazioni di tulipani, che è stato possibile ammirare durante il percorso in bus e dopo aver raggiunto la suggestiva spiaggia di Zandvoort. Lo “sbarco’ sull’ arenile del mare del Nord con il vento in faccia, le grandi distese di sabbia e i colori particolari ha mozzato il fiato a chi è abituato alle assolate, strette e affollate mete turistiche del nostro Bel Paese, facendo vivere un profondo senso di libertà e pace ma senza dimenticare la propria provenienza.
Senza dubbio, una giornata ricca di emozioni e fascino nel percorrere un polder e le sue distese di terra sottratte al mare, per le quali l’Olanda è famosa nel mondo, insieme ai maestosi mulini a vento, oggi magistralmente evocati dalle pale degli impianti eolici che segnano il cammino.