a cura di Melissa Melillo, 3ª C1 – 

Il giorno 14 giugno noi studenti della classe 3ª C1 ci siamo recati nella città di Napoli per partecipare agli ultimi incontri previsti dallo stage all’Università Suor Orsola Benincasa. In mattinata abbiamo seguito una lezione del Dr. Antonio D’Amore riguardo alla comunicazione odierna, analizzando i profili degli imprenditori più importanti del mondo come Bill Gates, Steve Jobs, Jeff Bezos e Jack Ma e identificando gli elementi che li accomunano: la perseveranza nel lavoro, l’istinto per l’innovazione e la cosiddetta “vision”, una sorta di vera e propria proiezione dello scenario immaginato dall’imprenditore nel futuro, basato su valori, ideali ed aspirazioni della persona da trasmettere all’attività commerciale. Al concludersi della lezione, il professore ci ha presentato il progetto della radio universitaria “RunRadio” gestita dagli studenti che ci hanno permesso di osservare i luoghi in cui lavorano e conducono il piano di lavoro, di entrare a far parte della loro realtà e di partecipare in diretta. Subito dopo la pausa pranzo abbiamo preso parte ad una visita guidata dalla prof.ssa Anna Aprile presso il laboratorio di restauro di tele e di superfici dipinte, la quale si è rivelata molto interessante grazie alle spiegazioni dettagliate della professoressa. Gli studenti hanno la possibilità di intervenire su una gamma vastissima di supporti tessili e possono avere una conoscenza approfondita delle tecniche ad olio, a tempera, ad acquerello, non solo intervenendo sui manufatti originali, ma applicando personalmente queste metodologie su alcuni modelli. A conclusione degli interventi di restauro, svolti con la partecipazione degli allievi, le opere vengono ciclicamente esposte in uno spazio museale collocato all’interno dell’Università. A seguire siamo entrati il laboratorio di restauro dei reperti lapidei della prof. Carla Pepe che ha coinvolto nella spiegazione i suoi apprendisti interessati alla restaurazione di diversi ritrovamenti. Molto importanti sono i metodi utilizzati nel restauro applicati ai materiali lapidei, alle superfici archeologiche dipinte e decorate e agli stucchi, ma soprattutto alle opere lignee del laboratorio successivo. In quest’ultimo gli allievi hanno l’opportunità di usufruire di strumenti scientifici utilizzati per le indagini previste durante l’intervento di restauro. Essi imparano inoltre a conoscere e operare direttamente su manufatti lignei di elevata qualità artistica, entrando in contatto con le esigenze della committenza pubblica e privata. Moderne e specifiche attrezzature favoriscono l’apprendimento delle tecniche di restauro utilizzate nella conservazione dei legni antichi. È stata un’esperienza costruttiva che ci ha aiutati ad aprire nuove porte e a conoscerne i minimi particolari per avere un ulteriore punto di riferimento sull’orientamento alla scelta di studi che vorremmo perseguire al termine dell’anno prossimo.